Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 29 Dicembre 2022

5° giorno fra l’ottava di Natale

Parola del giorno
Prima Lettera di Giovanni 2,3-11; Salmo 95,1-3.6; Vangelo di Luca 2,22-35

Salmo 95,1-3.6

Gloria nei cieli e gioia sulla terra.

1 Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
2
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
3
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

6 Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario.

Vangelo di Luca 2,22-35

22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore - 23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - 24 e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. 25 Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26 Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27 Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28 anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 29 «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31 preparata da te davanti a tutti i popoli: 32 luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
33 Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34 Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35 – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

Egli, l’Adagiato, è qui

Se la via dell’amore è la via di Dio, se la procedura per la felicità secondo Gesù sono le beatitudini, se la strada dove lo Spirito Paraclito conduce il cuore alla vita è la via del perdono, ogni altra strada non è strada di Dio, ma è la strada di qualcun altro, la strada dell’abisso infernale. In questo mondo le procedure si sono invertite: le procedure divine, motivo di ridicolo e persecuzione, sono ignorate, le procedure di Satana, invece, sono diventate vie maestre dove camminano, nell’ignoranza e nella stupidità, culture, politiche, scienza, economie, relazioni.
Gesù, l’Adagiato di Dio, è la splendida occasione per cambiare direzione, per mutare atteggiamento interiore dalle radici più intime e profonde dell’anima fino alle scelte e alle azioni di ogni giorno. In questo senso Gesù è l’Adagiato di Dio che nella storia sarà motivo di caduta per molti, per tutti coloro che deliberatamente o meno hanno favorito la semina, la coltivazione delle procedure di Satana per raggiungere risultati nella politica, nella scienza, nell’economia, nelle relazioni, nelle religioni. Per costoro Gesù non può che essere motivo di caduta, una caduta devastante, e ciò che cadrà non potrà più rialzarsi.
Per tutti coloro che in questo mondo ingannato hanno comunque tenuto fede al proprio cuore e alle procedure evangeliche per raggiungere risultati in ogni ambito della vita e, pur pagando persecuzione e ridicolo, hanno continuato a credere all’amore e alla grazia della vita, prima e sopra d’ogni altro interesse, per costoro Gesù non può che essere risurrezione, liberazione dai gioghi e dalle oppressioni.
Gesù è la Via, la Vita, la Verità, per questo Gesù, l’Adagiato di Dio, è e sempre sarà motivo di liberazione per alcuni e di contraddizione e caduta per altri.