Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 15 Dicembre 2022

3a settimana di Avvento

Parola del giorno
Isaìa 54,1-10; Salmo 29,2.4-6.11-12a.13b; Vangelo di Luca 7,24-30

Salmo 29,2-6.11-12a.13b

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

2 Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
3 Signore, mio Dio, a te ho gridato e mi hai guarito.
4 Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

5 Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
6 perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera è ospite il pianto
e al mattino la gioia.

11 Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
12 Hai mutato il mio lamento in danza,
13 Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

Vangelo di Luca 7,24-30

24 Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 25 Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. 26 Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 27 Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. 28 Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. 29 Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. 30 Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro».

Punti di luce

Davanti a Gesù viene mandato Giovanni l’Immergitore, il più grande tra tutti i figli della terra. Il messaggio di Giovanni serve a predisporre i cuori alla venuta e all’incontro con Gesù. Giovanni l’Immergitore pone l’accento su due punti di luce che illuminano due grandi possibili e terribili tenebre capaci di colpire la mente e l’anima, e di rendere totalmente cieca e vuota la vita dell’uomo.
Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto.
La prima tenebra, la più pericolosa per la mente, è pensare male di Dio. Quando per qualsiasi motivo razionale o irrazionale la mente persegue percorsi mentali in cui pensa male di Dio, e approda alla convinzione che Dio è ingiusto, lontano, non amante, la mente diventa stupida, perfettamente stupida. Questa è la genesi della stupidità.
Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro.
La seconda tenebra, che può spegnere l’anima e la spiritualità, è la convinzione di non aver bisogno di mutamento degli interessi del nostro cuore, di non aver bisogno di conversione, d’immersione nella misericordia di Dio.
Questa seconda tenebra ha il potere incredibile di rendere vano il disegno di Dio su di noi. I disegni e i desideri di Dio per l’uomo non possono che essere disegni di bellezza, di benessere pieno, di pace, e possono essere resi vani dalla presunzione del cuore di non avere bisogno di mutamento interiore, di non necessitare di immersione nella misericordia e nel perdono divini.