Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 22 Dicembre 2022

Feria di Avvento

Parola del giorno
Primo Libro di Samuèle 1,24-28; Salmo: Primo Libro di Samuèle 2,1.4-8d; Vangelo di Luca 1,46-55

Salmo: Primo Libro di Samuele 2,1.4-8d

Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.

1 Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.

4 L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
5 I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.

6 Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
7 Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.

8 Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.

Vangelo di Luca 1,46-55

46 In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
47
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
50
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
51
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
53
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
54
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
55
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Ringraziare

Almeno provarci.
Almeno provarci a ringraziare. Prima di ogni altro dialogo interiore e pensiero, provare a ringraziare sempre. Anche senza motivo, anche con motivi avversi, anche se con tutti i motivi avversi. Provare a ringraziare sempre, per la pioggia e per il sole, per gli eventi piacevoli e quelli meno piacevoli. Ringraziare sempre, perché noi leggiamo quello che ci succede nella vita, calcolando la vita dalla nascita alla morte, Dio invece la guarda e la vede dalla nascita all’eternità. Provare a ringraziare sempre, per gli amici e allo stesso modo per i nemici, per i giorni felici e per i giorni di sconfitta su tutti i fronti. Ringraziare a priori così come si respira a priori, anche subito dopo un incidente stradale da cui si esce vivi. A priori si respira in una salita e persino finché si nuota, magari a fatica, ma si respira. Sdraiato in poltrona o di corsa a rincorrere il tram, comunque si respira. Ritmi diversi, modi diversi ma si respira sempre, altrimenti si muore. Respirare fornisce ossigeno al corpo e al cervello. Ringraziare fornisce ossigeno allo spirito e al cuore. Il tuo cuore lo sa bene, anche la circolazione sanguigna lo sa. I sensi di colpa non predispongono a ringraziare, giudicare non predispone a ringraziare. Perdonare predispone a ringraziare, chiedere perdono predispone a ringraziare.
Almeno provarci. In qualsiasi caso si respira. Ringraziare è il respiro dell’anima.
Maria, la dolcissima nostra Grande Madre, ha trasformato il suo purissimo grazie in un canto per il quotidiano di tutta la chiesa, perché ringraziare è sempre già cantare.