Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 2 Dicembre 2022

1a settimana di Avvento

Parola del giorno
Isaìa 29,17-24; Salmo 26,1.4.13-14; Vangelo di Matteo 9,27-31

Salmo 26,1.4.13-14

Il Signore è la mia luce e mia salvezza.

1 Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

4 Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario. 

13 Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
14 Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
 

Vangelo di Matteo 9,27-31

In quel tempo, 27 mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
28 Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?» Gli risposero: «Sì, o Signore!»
29
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». 30 E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!» 31 Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Misericordiaci il desiderio

«Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!»
Ecco la potenza del desiderio. Dio non può donarci ciò che non desideriamo o non siamo in grado di ricevere.
Non basta essere ciechi per desiderare la vista. Per desiderare la vista bisogna prima accettare di essere ciechi, accettare in pace di essere ciechi, senza sottomettersi alla cecità, senza rassegnarsi alla cecità, senza mai pensare male di Dio, senza pensare male della sua giustizia e del suo amore a causa della nostra cecità. Pensare male di Dio quando ci troviamo in difficoltà produce tutte le più tristi emozioni: rabbia, paura, rancore, insieme al desiderio di sparire.
Il Signore è pronto a donarci tutto quello di cui abbiamo bisogno e tutto ciò che desideriamo ardentemente e molto molto oltre a ogni nostra immaginazione, se solo siamo pronti a riceverlo nel nostro cuore.
Come potrebbe il Signore riempire di gioia una coppa già piena di fastidio?
Come potrebbe il Signore riempire di armonia e salute una coppa già piena di divisione e rancore?
Come potrebbe il Signore riempire di luce una coppa già piena di pensieri oscuri?
Come potrebbe il Signore riempire di fede una coppa già piena di pensieri contro Dio?
Accettare in pace e perfino con gratitudine tutto quello che ci accade è svuotare la coppa.
Ma come possiamo imparare ad accettare il presente, svuotando la coppa di paure, sensi di colpa, rabbie, rancori, fastidio? Con le sole forze del nostro pensiero e del cuore è impossibile. Bisogna chiederlo incessantemente. Figlio di Davide, abbi pietà di noi!, letteralmente, misericordiaci. Misericordiaci il cuore, la mente e il desiderio, Signore.