Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, [Gesù] diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E aggiunge: «Risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni».
Un potere straordinario, straordinariamente perduto. I discepoli di Gesù ai nostri giorni non riescono più a guarire ogni malattia e infermità. Perché?
I motivi possono essere molti, ma forse è semplicemente perché a un certo punto, pur mantenendo l’obiettivo inscritto nell’ordine evangelico – strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino – è cambiata la scelta del come. Il come evangelico è: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Un potere del genere, di guarire tutti e tutto e perfino far risorgere dalla morte, è rimasto nel cuore dei discepoli solo fino a quando l’hanno offerto alla gente secondo la modalità evangelica: gratuitamente.
Persa la gratuità, perso il distacco dai beni, si è persa la direzione, il senso stesso dell’evangelizzazione e i poteri a essa correlati. Senza la gratuità si spegne l’amore, senza amore si spegne ogni dono e potenza. Mantenere gli obiettivi, quando si sono persi l’amore e la gratuità, è l’origine di ogni fanatismo e violenza. La gratuità del cuore è l’energia che più si avvicina sulla terra alla potenza creatrice di Dio. Gratuitamente traduce il greco doreàn, avverbio che significa “senza una ragione, senza motivo, gratis, per lascito, per dono, per regalo”.