Segue la lettura della riflessione da parte di un lettore.
Verso l'alto
Quando guardi a tuo padre, l’orizzonte è quello di tuo padre, la velocità del viaggio è quella scelta da tuo padre, le pause del viaggio le stabilisce tuo padre, le partenze e le ripartenze le fissa tuo padre, la compagnia con cui viaggiare la destina tuo padre.
Quando guardi alla politica, alle istituzioni, ai governi, all’economia, alle mitologie, l’orizzonte è il loro, loro è la velocità del viaggio, la decisione delle pause, le partenze e le ripartenze e perfino la compagnia con cui viaggiare.
Quando guardi alle religioni, l’orizzonte è il loro, la strada è la loro, loro è la velocità, le pause, le partenze e le ripartenze, loro decidono con chi viaggiare e con chi no.
Quando guardi e credi a tuo padre, alla politica, alle istituzioni, ai governi, all’economia, alle mitologie, non puoi che far abbeverare il tuo cervello e il tuo cuore alle loro sorgenti, sorgenti fangose, avvelenate, tossiche.
Quando guardi e credi a tuo padre, alla politica, alle istituzioni, ai governi, all’economia, alle mitologie, non puoi che procedere verso il loro orizzonte, ma il loro orizzonte non è mai verso l’alto, verso Dio, verso la vita, verso te stesso, mai. Gesù lo afferma così: In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati (Giovanni 10,7-8).
Gesù è chiaro. Tutti quelli che hanno voluto indicare orizzonti all’umanità per il viaggio della vita, prima di lui e ovviamente dopo di lui, tutti, ma proprio tutti sono ladri e briganti, servi consapevoli o meno del principe delle tenebre, menzognero e omicida. Tutti quelli che hanno voluto seguire la direzione proposta da costoro non hanno proceduto verso il cielo ma verso l’abisso di Satana. Tutti quelli che si sono fatti persuadere dalle direzioni del mondo non hanno mai fatto un solo passo verso se stessi, la vita, l’evoluzione, la gioia, la pace, l’armonia. E questi ladri e briganti più si propongono con orizzonti di pace, di benessere, di progresso, di sostenibilità, di libertà, di fraternità e unità, più sono devastanti e oscuri nel loro servire il male.
Chi viaggia nella vita, guardando a Gesù e credendo a Gesù, viaggia verso l’alto in ogni passo, perché ha già dentro di sé la potenza, la luce, l’intelligenza, la grazia della vita eterna. I ladri e i briganti della storia non propongono mai orizzonti di luce, perché odiano la luce, la luce è sapiente e intelligente e rivela l’oscurità e la malvagità degli orizzonti ingannevoli e mortali del male. La vita dell’uomo rinascerà quando smetterà di credere, di ascoltare, di dare credito, consenso ai principati, alle culture, alle religioni, agli imperi, alle economie degli uomini e si dirigerà a credere solo all’orizzonte di Dio rivelato da Gesù. L’uomo procede esattamente dove guarda, verso l’orizzonte dove punta lo sguardo e l’udito. Il male non avrebbe forza se la gente non si facesse così facilmente ingannare dalle bugie del male. Tutto il gioco della vita è determinato da ciò in cui credi e da ciò di cui ti sei convinto.
Finché la gente ascolta come fossero verità le informazioni offerte dal mondo e dal sistema, non può viaggiare verso l’alto, perché il sistema del mondo odia la luce, da sempre. Quando la gente ascolta come fossero verità le informazioni offerte dal mondo e dal sistema, significa che l’intelligenza dell’uomo si è irrimediabilmente oscurata e danneggiata e per questo sarà giudicata. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Non c’è mai nella storia periodo più oscuro e tragico di quando l’umanità segue i principati della morte come fossero portatori di luce, le istituzioni umane come fossero sinonimo di libertà, giustizia, salvezza, perché quando si oscura l’intelligenza non c’è più rimedio. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. Chi non crede in Gesù condanna a morte la propria vita quotidiana assieme a tutto ciò che tocca e fa nella sua vita, e condanna a morte la propria vita eterna. Per credere in Gesù non serve appartenere al recinto di qualche religione o credo, non serve essere iscritti a qualche istituzione, associazione o accademia. Credere in Gesù, secondo le stesse parole di Gesù, è: Ma viene l’ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano (Giovanni 4,23).
Credere in Gesù è usare l’intelligenza per riconoscerlo come Signore e Dio della vita e usare il cuore e lo spirito per adorarlo sopra e prima di ogni cosa. Credere in Gesù è usare l’intelligenza per organizzare la vita e le proprie scelte secondo le procedure evangeliche e usare il cuore e lo spirito per mettere in atto azioni di verità e amore reali.
Ma non si potrebbe agire nell’amore, nella giustizia e nella pace anche senza credere in Gesù? Gesù stesso risponde a questa domanda: Io sono la via, la verità e la vita (Giovanni 14,6); Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla (Giovanni 15,5) e precisa ulteriormente: Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde (Matteo 12,30). Chi non crede in Gesù non sta usando completamente la propria intelligenza e non sta chiedendo al proprio cuore di evolversi come potrebbe secondo le potenzialità dell’atto creaturale divino. In questo senso Gesù afferma: Ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio, perché se crede ad altro, ad altro che Gesù stesso dice essere un falso e un inganno, condanna ovviamente la sua vita al nulla e alla falsità.
Gesù afferma che prima di lui tutti quelli che si sono proposti all’umanità come guide per il viaggio della vita sono stati ladri e briganti. Ma allora chi non ha potuto conoscere Gesù perché non era ancora giunto sulla terra, come avrebbe potuto credere in lui? Gesù stesso risponde: Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli (Matteo 8,11). Secondo queste parole, gli uomini e le donne di ogni angolo geografico e storico, quando hanno agito con amore e verità, credendo in se stessi e nella vita, senza affidarsi al sistema del mondo, seminando il bene senza combattere il male, hanno comunque creduto e amato Gesù anche senza conoscerlo, lo hanno seguito con tutto il cuore anche senza averlo mai sentito nominare.
Ti puoi dirigere solo verso l’orizzonte in cui credi e guardi. Sei connesso solo e unicamente a ciò che ami, sei connesso solo e unicamente a ciò in cui credi.
Gesù viene ucciso attraverso la crocifissione, sistema terribile e tremendo, ma è il modo in cui Gesù anche da agonizzante diventa un punto di riferimento, perché è elevato verso il cielo, perché la direzione della vita è il cielo.
La direzione di Dio è verso l’alto, verso il cielo.