È tipico del gruppo dei vantaggi (vedi Il gruppo dei vantaggi, 23 febbraio 2023) fare tutto per convenienza, fare di tutto per la convenienza e per il proprio vantaggio. Per il gruppo dei vantaggi operare senza convenienza, senza vantaggi, è non aver capito nulla della vita.
La convenienza poi ha le sue regole:
- è sempre meglio che uno paghi per tutti, la sicurezza nazionale al di sopra di tutto e di tutti;
- lo slancio individuale verso maggior benessere e giustizia è ribellione;
- la novità, ogni novità che non può essere controllata va osteggiata come un male puro in sé, combattuta come una forza nemica ed estranea;
- l’evidenza della realtà non ha e non deve avere alcun valore e peso, senso e significato;
- l’onestà intellettuale deve essere bandita come una malattia mentale cronica e fastidiosa.
Per la convenienza non ha nessun peso considerare ciò che è vitale o mortale per la vita e per il futuro dell’uomo e del pianeta dove viviamo.
Violentare, torturare, uccidere Gesù ha la sua convenienza, far tacere quella voce così rovescia e ribelle ha la sua convenienza. Così si fanno le guerre, tutte le guerre che servono se sono convenienti, guerre sante, guerre giuste, guerre preventive. Così, se conviene, s’incatenano milioni di persone alla miseria e alla povertà, alla malattia, all’ignoranza, alla miseria mentale per secoli e millenni. Se serve, ed è conveniente al gruppo dei vantaggi, tutto e ogni cosa può diventare improvvisamente eticamente valida, religiosamente confessionale, moralmente attendibile, indispensabile e legale.
Gesù e il suo vangelo non convengono a nessuno, proprio a nessuno perché propongono la beatitudine e ispirano alla felicità, al vero e pieno benessere per tutti.