Gesù afferma: Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco. Ma qual è l’opera di Dio? In che senso Dio agisce e anche Gesù agisce senza sosta? A quale scopo?
Il verbo che Gesù usa per l’operare di Dio è ergàzomai, “lavoro, elaboro, pratico, causo; compongo, tesso”. Il valore originario di ergàzomai si connette alla tessitura, a un lavoro di connessione, di filatura di elementi per formare un’unità, per dare corpo a un oggetto. È l’azione finale del legamento, del collegamento delle parti. Dall’ebraico arag, “tessere”, ed ereg, “tessitura”, a sua volta dall’accadico rakasu, “connettere, fabbricare, preparare”.
Questo è il lavoro di Dio Padre, di Dio Figlio e di Dio Spirito Paraclito: la tessitura. Una tessitura infinita, paziente, fantasiosa, incalcolabile, invisibile, onnipresente per riportare tutto e ogni cosa all’unità, all’uno dell’amore. Ogni evento, incidente, dramma, imprevisto, gioia, sorpresa, attesa, sogno, fuga, paura, desiderio, dolore, nostalgia, nelle mani di Dio viene tessuto verso l’unità, verso l’uno, comunque. Nulla andrà perduto, nulla di tutto ciò che accade, accade per caso o per niente. La tessitura di Dio non smette mai di seguirci amorevolmente, istante per istante, in ogni passo e pensiero. La tessitura dell’Amore non ha pause di misericordia, non concede riposo alla fantasia e non conosce calo di passione e compassione. Satana ci spinge alla separazione, ci costringe al giudizio, ci provoca a fare e a farci del male, ci obbliga a combatterci continuamente, e continuamente Dio Amore tesse tutto e sempre verso l’unità e l’unione.
L’opera di Dio, l’azione di Dio non può muoversi contro la libertà dell’uomo, ma in ogni momento si adopera per tessere continuamente tutto il vissuto verso la costruzione dell’unità, dell’armonia.
Noi tutti possiamo in ogni istante, ad ogni scelta, in ogni dialogo interiore favorire l’opera del diavolo o l’opera di Dio. Maria santissima Madre ci aiuti a saper ben scegliere e ci ispiri pensieri e azioni in collaborazione con l’opera di Dio.