Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 4 Marzo 2023

1a settimana di Quaresima

Parola del giorno
Deuteronòmio 26,16-19; Salmo 118,1-2.4-5.7-8; Vangelo di Matteo 5,43-48

Salmo 118,1-2.4-5.7-8

Beato chi cammina nella legge del Signore.

1 Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
2
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.

4 Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
5
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.

7 Ti loderò con cuore sincero,
quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.
8
Voglio osservare i tuoi decreti:
non abbandonarmi mai.

Vangelo di Matteo 5,43-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «43 Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
46 Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48 Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Perfetti

Letteralmente è scritto sarete dunque voi perfetti [greco: tèleios] come il Padre vostro il celeste è perfetto. L’aggettivo tèleios significa “giunto a compimento, che ha conseguito la propria completezza; finito, maturo, completo, perfetto”, dalla radice tel- di tèlos, “fine, termine, perfezione”; etimologicamente designa il punto di conversione nella corsa dei cavalli e nell’aratura, è il punto di svolta al termine della pista o di un solco; è l’estremità, il momento ultimo. Le parole di Gesù non sono un invito, non sono un consiglio, un’indicazione ma sono una rivelazione. Gesù non ci invita a essere perfetti come il Padre nostro celeste, Gesù ci rivela che essere perfetti come il Padre nostro celeste è il fine ultimo della vita, lo scopo dell’esistenza, il destino di ciascuno dei figli di Dio. Per raggiungere questa perfezione Gesù offre all’uomo una procedura precisa e potentissima: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano. Questa procedura, sconvolgente e terribile per la mente umana, è la procedura vitale per il processo di evoluzione dell’uomo verso la perfezione. Gesù non propone morale, buonismo, galateo, ma indica amore e preghiera amante, anche per i nemici, per la salvezza dell’umanità. L’amore e la preghiera che Gesù propone non sono atti emotivi ma strategie di vita per raggiungere i più alti livelli di evoluzione e di perfezione in tutta la vita dell’uomo. Secondo Gesù l’amore non è un sentimento, un’attività emotiva, una pulsione passionale ma è un’energia che si sviluppa da una scelta, una scelta precisa e definitiva interiore del logos, del dialogo interiore. Gesù non propone di giustificare il nemico, di sottomettersi alle persecuzioni, di rassegnarsi al male ma di rispondere al nemico e alle persecuzioni con la forza, l’energia, la potenza superiori dell’amore e della preghiera. Gesù non propone amore e preghiera per i nostri nemici come un invito morale per moderare i nostri comportamenti violenti o sconvenienti, ma propone l’amore e la preghiera come il sistema energetico più potente che esista per attuare l’evoluzione umana, fino a raggiungere il nostro destino ultimo immortale: essere perfetti come il Padre nostro celeste.