Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 27 Luglio 2023

16a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Èsodo 19,1-2.9-11.16-20b; Salmo: Danièle 3,52-56; Vangelo di Matteo 13,10-17

A Te la lode e la gloria

Daniele 3,52a.52c-53a.54a.55a.56a

A te la lode e la gloria nei secoli!

52 Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri,
benedetto il tuo nome glorioso e santo.

53 Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso,
54 benedetto sei tu sul trono del tuo regno.

55 Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini.
56 Benedetto sei tu nel firmamento del cielo.

Vangelo di Matteo 13,10-17

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù 10 e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?» 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
14
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. 15 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”
16
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17 In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!»

Orecchie e occhi

Per ascoltare e propagare pettegolezzi, vanità, invidie, calunnie, pregiudizi, opinioni, chiacchiere bastano le orecchie, non serve un cervello particolarmente attrezzato, ma, per comprendere e capire la verità e la realtà, le orecchie non bastano mai, anzi, non servono proprio. Per guardare il muoversi della vanagloria, dell’effimero, dell’esibizione, dell’ostentazione, dell’ambizione, del successo, dell’immagine di sé e degli altri bastano gli occhi, non serve un cervello particolarmente attrezzato, ma per vedere dentro alla verità e alla realtà, e comprendere e capire in profondità, gli occhi non bastano mai, non servono proprio.
Ascoltare con le orecchie e guardare con gli occhi scollegati dal cuore, dalla comprensione, dalla vera intelligenza, dalla misericordia, dalla gentilezza è la scelta mentale e spirituale ben precisa di rimanere per sempre nella totale superficialità e stupidità, nell’ignoranza, nella durezza del cuore, nel pregiudizio. È la scelta di una mente che decide di rimanere tenacemente incatenata alle proprie cecità, aggrappata alle proprie vuote certezze e alle proprie sconnesse convinzioni, per farne il perno della propria attività mentale e della propria visione intellettuale. È la scelta di non concedersi un possibile mutamento spirituale verso la luce e la gioia; è la scelta decisa di non voler più guarire dentro, di non voler sanare i pensieri, di non modificare assolutamente il proprio dialogo interiore, costi quel che costi. 
Ecco perché Gesù spiega la verità, svela le sue procedure alla gente, parlando in parabole. In questo modo, chi è abituato stupidamente ad ascoltare solo con le orecchie e a guardare solo con gli occhi, senza un minimo di sapienza e intelligenza interiori, pur ascoltando Gesù in persona, nulla può intravvedere della luce infinita della sua sapienza e nulla può capire e comprendere della maestosità della sua Parola. Colui invece che si astiene dal prestare orecchie e occhi al gioco inintelligente del travaso delle chiacchiere, delle immondizie dell’invidia, della gelosia, delle opinioni, dei pregiudizi, è pronto a immergere la propria mente e il proprio cuore nel mare immenso e luminosissimo della sapienza della Parola di Gesù e delle sue sante procedure: ecco, costui vedrà mutare completamente la sua vita, riempiendola di reale benessere, salute, serenità e pace.
Gesù non vuole rivelare nulla, ma proprio nulla a chi ha già deciso con il proprio ascolto superficiale e vuoto di essere stupido e arrogante nei confronti dei fratelli, di Dio e della vita, perché nessuno più di Lui sa che la stupidità e l’arroganza, in una mente superficiale, non hanno guarigione, né in terra, né in cielo.