Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 8 Luglio 2023

13a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Gènesi 27,1-5.15-29; Salmo 134,1-6; Vangelo di Matteo 9,14-17

Salmo 134,1-6

Lodate il Signore, perché il Signore è buono.

1 Lodate il nome del Signore,
lodatelo, servi del Signore,
2
voi che state nella casa del Signore,
negli atri della casa del nostro Dio.

3 Lodate il Signore, perché il Signore è buono;
cantate inni al suo nome, perché è amabile.
4
Il Signore si è scelto Giacobbe,
Israele come sua proprietà.

5 Sì, riconosco che il Signore è grande,
il Signore nostro più di tutti gli dèi.
6
Tutto ciò che vuole
il Signore lo compie in cielo e sulla terra,
nei mari e in tutti gli abissi.

Vangelo di Matteo 9,14-17

In quel tempo, 14 si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?
15
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. 16 Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. 17 Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

Ci hanno provato

Ci hanno provato a rinchiudere il vangelo dentro una serie di precetti morali per trasformarlo in una generica piattaforma con lo scopo di creare un sistema per la buona educazione e il galateo, ma il vangelo ha strappato le catene di questa prigione ideologica ed è uscito verso il cuore dei popoli, più vivace, potente e innovativo che mai. Ci hanno provato a umiliare il vangelo dentro una serie di dogmi, digiuni, sacrifici, elenchi di doveri, teologie, precetti e leggi, per confonderlo e diluirlo dentro una religione e renderlo per la gente vecchio, noioso, imbalsamato, incatenato alla tradizione ammuffita. Ma il vangelo ha fatto a pezzi ogni cristallizzazione e si è riversato nel cuore dei popoli, più vivace, potente e innovativo che mai. Ci hanno provato ma non ci sono riusciti. Anzi, secondo il divino umorismo di Dio, tutto ciò che nella storia è stato usato per combatterlo, perseguitarlo, rinchiuderlo, bloccarlo, ammutolirlo, come imperi, sistemi politici ed economici, religioni, ideologie, è stato fatto a pezzi dal vangelo stesso, non perché il vangelo sia violento, ma perché è potente, potentissimo. Chiunque abbia tentato di manipolare il vangelo, di controllarlo, di farlo tacere o di usarlo a proprio vantaggio, o di renderlo obsoleto agli occhi dei popoli, è stato divelto dalla storia come una parete di carta velina durante un uragano. Tentare di fermare la potenza innovatrice, spirituale, intrinseca del vangelo sarebbe come tentare di fermare la potenza esplosiva del più grande vulcano terrestre con una tazzina da caffè. Il vangelo è vino nuovo dell’umanità e va versato su cuori nuovi capaci di gustarne la meravigliosa potenza innovatrice e guarente, illuminante e liberante. Il vangelo non cerca proseliti, ma cuori nuovi nello Spirito.