Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 10 Luglio 2023

14a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Gènesi 28,10-22a; Salmo 90,1-4.14-15ab; Vangelo di Matteo 9,18-26

Salmo 90,1-4.14-15ab

Mio Dio, in te confido.

1 Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
2 Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

3 Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
4 Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio;
la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza.

14 «Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
15 Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui».

Vangelo di Matteo 9,18-26

In quel tempo, mentre Gesù parlava,18 giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». 19Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
20 Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. 21 Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». 22 Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
23 Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù 24 disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. 25 Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. 26 E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Mente e cellule

La mente-spirito di uno dei capi del popolo riconosce in Gesù la signoria di Dio, si china e si prostra davanti a Gesù. Non è un atto di sottomissione, tanto meno di rassegnazione; è un atto di profonda fede amante, un atto di nuova, totale obbedienza alla sua maestà, alla sua regalità salvifica. Il dialogo interiore di fede totale e amante obbedienza del padre permette ai miliardi di cellule del corpo della figlia, al solo contatto con la mano di Gesù, di obbedire alla Vita per riprendere vita.
La mente-spirito della donna ammalata riconosce in Gesù la signoria di Dio, gli si avvicina e, sfiorandogli il mantello con amore, si mette in unione e contatto con la sua maestà. Non è un atto di magia, tanto meno di superstizione; è un atto di profonda fede amante, un atto di totale unione e obbedienza alla regalità salvifica di Gesù. Il dialogo interiore di fede totale e amante obbedienza della donna permette ai miliardi di cellule del suo corpo, al solo contatto con il lembo del mantello di Gesù, di obbedire alla Vita per riprendere salute, armonia e vita.
La mente-spirito di coloro che Gesù incontra nella casa della fanciulla non riconosce in Gesù nient’altro che qualcuno da deridere, da ridicolizzare. È un atto di totale obbedienza alla propria ignoranza, arroganza, presunzione. È un atto di prostrazione alla propria inconcludente stupidità, prodotto da un dialogo interiore di sottomissione piena ai propri pregiudizi e alle proprie convinzioni. Miliardi di cellule obbediranno in un modo o nell’altro all’energia sviluppata dalla miseria e dalla presunzione di questo dialogo interiore.
Miliardi e miliardi di cellule del nostro corpo, in ogni istante, sono perfettamente attente e concentrate sulla nobiltà o sulla miseria del nostro dialogo interiore per obbedirvi prontamente.