Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 27 Febbraio 2024

2a settimana di Quaresima

Parola del giorno
Isaìa 1,10.16-20; Salmo 49,8-9.16b-17.21.23; Vangelo di Matteo 23,1-12

Salmo 49,8-9.16b-17.21.23

A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Oppure: Mostraci, Signore, la via della salvezza.

8 Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
9 Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili.

16 Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
17 tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?

21 Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
23 Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.

Vangelo di Matteo 23,1-12

In quel tempo, 1 Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2 dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3 Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. 4 Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6 si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7 dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. 8 Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. 10 E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
11
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12 chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Legge

La più grande scienza possibile per l’intelletto umano, la più luminosa conoscenza possibile per lo spirito umano è comprendere quale sia il bene, il vero bene che giova a tutti gli uomini e a tutto l’uomo, in tutte le sue dimensioni. Scoprire poi con quali mezzi, strumenti e modalità realizzare questo bene è il lavoro, il vero lavoro dell’umanità. Gesù nel vangelo ci ha lasciato le conoscenze indispensabili per intraprendere il cammino di questa scienza e di questa conoscenza. Lo Spirito Paraclito è il maestro guida universale a cui chiedere incessantemente ispirazione per sapere con quali strumenti, metodi, mezzi realizzare il bene che il vangelo ci propone. Rifiutare il vangelo è il sistema più efficace e potente che ha l’umanità per ritardare la propria evoluzione, moltiplicare senza fine la propria sofferenza e il proprio dolore, la povertà e la miseria su tutti i fronti. Questa scienza e questa conoscenza del vero bene per tutti gli uomini e per tutto l’uomo e dei mezzi per realizzarlo non possono essere raggiunte in alcun modo attraverso la legge, la prepotenza, la persuasione, la guerra, il potere, ma solo ed esclusivamente per ispirazione. Per chi siede sulla cattedra di Mosè o di Pietro è finito il tempo di imporre i fardelli della legge e la paura del giudizio di Dio, per aiutare l’umanità a scoprire il suo vero bene e realizzarlo. Ora è il tempo dell’ispirazione. È finito il tempo dei guru, dei maestri illuminati, perché unico è il Maestro, Gesù. È finito il tempo dei padri terreni, perché uno solo è il Padre nostro, quello celeste. È finito il tempo delle guide umane, perché ora è il tempo dell’unica Guida, il Cristo. È finito il tempo del potere, di ogni potere, perché ora è il tempo del servizio, è tempo che chiunque voglia avere un senso in questa vita si dia da fare per servire l’umanità e per aiutarla a crescere nella scienza e nella conoscenza del vero bene che giova a tutti gli uomini e a tutto l’uomo e servirla e aiutarla nel realizzare questo bene con i mezzi e gli strumenti che il Paraclito ispirerà.