Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 16 Febbraio 2024

Dopo le Ceneri

Parola del giorno
Isaìa 58,1-9a; Salmo 50,3-6b.18-19; Vangelo di Matteo 9,14-15

Salmo 50,3-6b.18-19

Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.
Oppure: Tu gradisci, Signore, il cuore penitente.

3 Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
4 Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

5 Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
6 Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

18 Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
19 Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Vangelo di Matteo 9,14-15

In quel tempo, 14 si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?»
15
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Gioia

Ci hanno provato in tutti i modi. Ci hanno provato creando attorno a Gesù un clima di sospetto, ci hanno provato rivestendo la sua presenza del brusio della mormorazione continua, cercando di indebolire la sua Parola con la calunnia efferata, con i ragionamenti sottili e subdoli. Ci hanno provato allora finché Gesù era tra noi e ci hanno provato lungo tutti i secoli. Ci hanno provato ma non ci sono riusciti. Ci hanno provato a trasformare Gesù in una realtà triste e lontana, grigia e irretita da leggi e precetti ma non ci sono riusciti e non ci riusciranno. Gesù è per la festa, è per il banchetto, Gesù annuncia la gioia, la sua Parola stessa è la gioiosa notizia, desidera per noi solo gioia piena e traboccante, serenità, salute, benessere, festa, festa senza fine. Gesù vuole per noi la festa, perché la festa cambia completamente la vita dei popoli oppressi dalla tristezza e dalla stanchezza. Gesù sa che la festa, la gioia della festa fa sparire la paura, la solitudine, le preoccupazioni, la tensione, il conflitto. Gesù è il Dio della festa e della gioia, non del digiuno e dei sacrifici. Digiuno e sacrifici non hanno il potere spirituale di sciogliere il cuore dell’uomo dalla rabbia e dall’ira, dalla paura e dalla solitudine. Gesù è il Dio della vita e della gioia, perché solo la gioia che nasce dal perdono e dalla misericordia ha il potere di far riconciliare i nemici, di insegnare ai ricchi la condivisione, ai poveri la fiducia. Ci hanno provato in tutti i modi a rendere Gesù una persona triste, legalista, noiosa, moralista, grigia e in qualche modo ci sono anche riusciti, ma sono riusciti a creare questo Gesù solo nella testa della gente, nulla hanno potuto contro il Gesù vero che è sempre stato, è e sarà il Dio della gioia e della bellezza. Satana è il signore della tristezza, non Gesù; Satana è il signore della preoccupazione e dell’ansia, non Gesù; Satana è il signore del piacere effimero e della noia, non Gesù; Satana è il signore del sacrificio e del dovere, non Gesù. Gesù è il Dio della festa e solo Lui sa quanto desidera per noi gioia e felicità già da ora, perché gioia e felicità vivremo nel suo regno per l’eternità.