Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 11 Febbraio 2024

6a del Tempo Ordinario – Anno B

Parola del giorno
Levìtico 13,1-2.45-46; Salmo 31,1-2.5.11; Prima lettera ai Corìnzi 10,31 - 11,1; Vangelo di Marco 1,40-45

Tu sei il mio rifugio

Salmo 31,1-2.5.11

Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia.

1 Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
2
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

5 Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

11 Rallegratevi nel Signore
ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore,
gridate di gioia!

Vangelo di Marco 1,40-45

In quel tempo, 40 venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!» 41 Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!» 42 E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
43 E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito 44 e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
45 Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Terapia

Secondo Ippocrate, il più famoso medico dell’antichità, padre fondatore dell’ars medica antiqua, gli strumenti terapeutici del medico erano: il tocco, il rimedio, la parola. Questa in sintesi la sua terapia. Con il termine terapia s’intende tutto il complesso programmatico di attività curative e trattamenti utili per annientare una patologia o alleviarne i sintomi.
Anche Gesù, il Figlio di Dio, ha un suo protocollo terapeutico per affrontare e vincere le malattie. Per un verso è molto simile a quello di Ippocrate. Anche Gesù per guarire il lebbroso usa il tocco, il rimedio e la Parola. Il tocco per Gesù è l’imposizione della sua mano, ma a volte basta solo una carezza, un sospiro sul volto, prendere mano nella mano il malato. Il rimedio per Gesù è la compassione, la sua infinita dolcissima compassione. E poi c’è la Parola, una Parola che ispira l’uomo verso un orientamento diverso rispetto al proprio dialogo spirituale e mentale, una Parola che guida, illumina, accompagna, scalda, rasserena, dona conoscenza e vita. Tocco, rimedio, Parola: c’è tutto, e la lebbra scomparve, dice il testo. Qui Gesù rivela all’umanità il più possente e ineguagliabile protocollo terapeutico dell’umanità. La compassione. Quando l’uomo imparerà ad amare e a scegliere la compassione come soluzione di tutti i problemi, di tutti gli imprevisti e di tutte le difficoltà della vita, l’uomo potrà guarire da ogni male e disarmonia e superare ogni ostacolo sulla via dell’unità e della felicità. La compassione guarisce tutto, e non c’è malattia o dolore al mondo che non sia generato da una mancanza di compassione ricevuta o donata.
La compassione fa scomparire la lebbra del lebbroso perché fa scomparire, dal cuore e dalla mente, la lebbra dei pensieri di sfiducia in Dio e nella vita. Dio non si fa conoscere all’umanità e riconoscere dal suo popolo attraverso riti, teologie, precetti, gerarchie, ma attraverso la sua dolcissima, sempre presente e attiva compassione. Non il senso del dovere, la morale, la paura, le convenzioni, gli obblighi, le leggi, le tradizioni riporteranno il cuore dell’uomo a Dio, ma la conoscenza della sua divina e tenerissima compassione.