Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 23 Giugno 2023

11a settimana del tempo Ordinario

Parola del giorno
Seconda lettera ai Corìnzi 11,18.21b-30; Salmo 33,2-7; Vangelo di Matteo 6,19-23

Salmo 33,2-7

Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.
Oppure: Il Signore è con noi nell’ora della prova.

2 Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
3
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

4 Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
5
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

6 Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
7
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

Vangelo di Matteo 6,19-23

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 19 «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; 20 accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. 21 Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
22 La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; 23 ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!»

Tesoro, quale?

Secondo il vangelo, accumulare tesori sulla terra, letteralmente, tesorizzare sulla terra, è profondamente pericoloso. Perché? Prima di tutto perché è un tipo di ricchezza-energia che si consuma, e ciò che si consuma può essere depredato e rubato, non è di Dio, non proviene da Dio, ma da qualcun altro. Perciò tesorizzare sulla terra tesori terreni, consumare energie vitali, rovinare la salute, rinunciare agli affetti, alla serenità e alla pace, dedicandosi con ansia e violenza a depredare i fratelli per tutta la vita, per accumulare ricchezze e cose che si consumano e vengono poi sicuramente depredate, perché non provengono da Dio e non conducono a Lui, oltre che pericoloso è stupido.
Se il nostro occhio mentale e spirituale è così stupido e instupidito, tenebroso, dice il testo,  da vedere così importanti e indispensabili le ricchezze terrene, il nostro cuore si darà da fare per tesorizzare questo tipo di tesoro inutile e inutilizzabile. Se il nostro occhio mentale e spirituale è così semplice e pulito, da vedere così importanti e indispensabili le ricchezze del regno dell’amore, il nostro cuore si darà da fare per tesorizzare questo tipo di tesoro utile ora, utilizzabile per sempre e del quale nulla e nessuno potrà mai derubarci.
Precisazione sul testo greco. Ai versetti 22 e 23 il testo dice letteralmente: la lampada del corpo è l’occhio, se dunque il tuo occhio è semplice, intero il tuo corpo sarà luminoso; se invece il tuo occhio è cattivo, intero il tuo corpo sarà tenebroso. Gesù pone un nesso inedito tra la qualità e il tipo della visione dell’occhio con la situazione del corpo, del fisico. Occhio semplice, corpo luminoso, occhio cattivo, corpo tenebroso. Gesù rivela un’interdipendenza, una connessione, una relazione inscindibile tra la qualità della visione spirituale dell’occhio e la salute, l’armonia, la qualità della vita del corpo. Secondo il vangelo, la tipologia di tesoro scelto dal cuore, il profilo spirituale scelto dal cuore, ha una connessione diretta e inscindibile con la salute e l’armonia dello stato fisico. Il tesoro del cuore vale la luce o la tenebra, la vita e la morte dell’uomo.