Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 18 Giugno 2023

11a del Tempo Ordinario – Anno A

Parola del giorno
Èsodo 19,2-6a; Salmo 99,2-3.5; Lettera ai Romani 5,6-11; Vangelo di Matteo 9,36 – 10,8

Salmo 99,2-3.5

Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

2 Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

3 Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

5  Buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Vangelo di Matteo 9,36 - 10,8

In quel tempo, 36 Gesù vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. 37 Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! 38 Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
10,1 Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
2 I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; 3 Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; 4 Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì.
5 Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; 6 rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele.
7 Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. 8 Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

Compiti

Se i lupi rapaci del potere fanno bene il loro lavoro e raggiungono i loro scopi, la conseguenza più evidente salta agli occhi nello stato di prostrazione dei popoli assoggettati al loro potere. Il testo evangelico descrive con precisione il risultato dei successi dei potenti e dei loro progetti, sottolineando l’evidente stato di prostrazione delle folle, definite letteralmente vessate e abbandonate. Si tratta di due participi perfetti passivi rispettivamente dei verbi greci skùllo, “sforacchio, lacero, ferisco, dilanio; importuno, infastidisco – dal tema skul- “spogliare il nemico ucciso delle armi, saccheggiare” – e  hrìpto, dal tema ript-, “getto, scaglio, lancio”, da cui il verbo prende il suo significato: “getto, scaglio, abbandono gettando via”. Le folle sono depredate di ogni cosa, saccheggiate e gettate via come immondizia.
Vedere il successo dei potenti e la prostrazione dei popoli, saccheggiati in tutto e gettati come immondizia, suscita nel cuore di Gesù compassione, profonda, divina compassione. Dal cuore della tenerissima compassione di Dio Padre nasce il mandato di Gesù per l’umanità, che Gesù realizza e incarna così: Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Gesù percorre le città degli uomini per ispirarli con il vangelo, liberandoli così da ogni ignoranza e male, per risollevarli fisicamente da ogni disarmonia e malattia, affinché l’uomo rialzi la testa, si rinfranchi nel cuore e si incammini verso una nuova evoluzione spirituale e sociale. Dal cuore della tenerissima compassione di Gesù sgorga il mandato di Gesù per suoi discepoli a favore dell’umanità: Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Il mandato è lo stesso: ispirare alla conoscenza del vangelo, guarire le malattie e liberare dal male.
I figli delle tenebre hanno i loro compiti e il loro mandato per ordine della sete distruttiva di Satana; i figli della luce hanno i loro compiti e il loro mandato per ordine della compassione di Gesù. Lo stato di benessere o di prostrazione della gente rivela senza ombra di dubbio chi sta compiendo al meglio il suo mandato.