Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 3 Marzo 2024

3a di Quaresima – Anno B

Parola del giorno
Èsodo 20,1-17; Salmo 18,8-11; Prima lettera ai Corìnzi 1,22-25; Vangelo di Giovanni 2,13-25

Signore tu hai parole di vita eterna

Salmo 18,8-11

Signore, tu hai parole di vita eterna.

8 La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

9 I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

10 Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

11 Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

Vangelo di Giovanni 2,13-25

13 Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15 Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16 e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!» 17 I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: “Lo zelo per la tua casa mi divorerà”.
18 Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?» 19 Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20 Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?» 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
22 Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
23 Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24 Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25 e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

Derubare 

Gesù intreccia qualche cordicella e ne forma un piccolo flagello simbolico per colpire il più grande abuso della storia. Il più grande flagello della storia umana è il denaro e il motivo per cui è stato inventato. Il denaro non serve per vendere e comprare ma unicamente per derubare e depredare. Il denaro è per sua essenza un sistema virtuale, in quanto generato semplicemente da una decisione che ha attribuito un valore convenzionale a un oggetto di scambio, sia esso un pezzo di rame, d’oro, d’argento, di carta o di plastica. Gesù vuole colpire al cuore il sistema del male che, attraverso il denaro, sta depredando i popoli e le nazioni a vantaggio dei signori del potere e delle banche. Gesù vuole rendere evidente al popolo di Dio che il sistema del denaro, proprio perché è virtuale, garantisce unicamente il guadagno e il profitto di pochi predatori, che si arrampicano sulla miseria e la disperazione di tutti gli altri. Gesù non può sopportare che proprio il tempio di Dio, dove il popolo di Dio deve trovare protezione, condivisione, conoscenza, intimità con Lui, liberazione dai gioghi umani, sia diventato la fucina del sistema delle banche, il cuore del mercato dei lupi rapaci, l’epicentro del potere, lo scalo principale degli intrecci dell’avidità che stanno alla base del sistema che depreda i popoli e i figli di Dio.
Gesù, rovesciando i banchi dei cambiavalute, rovescia il sistema malvagio del potere dei poteri forti che, per dominare il mondo, usano il denaro, usano una convenzione virtuale e completamente arbitraria per dominare i figli di Dio e compromettere ogni pace e serenità, salute e benessere. Gesù pagherà duramente l’aver rivelato al mondo che l’uomo non può servire contemporaneamente Dio e il denaro, pagherà con la vita: un prezzo altissimo, il più alto. Ma è proprio in nome di questo prezzo altissimo e finalmente non virtuale che l’uomo può compiere lo scambio. Lo scambio che prevede di mettere nelle mani di Gesù, senza giustificazione alcuna, la nostra miseria e sporcizia e ricevere da Lui in cambio la ricchezza della salvezza, gli abiti sfolgoranti della liberazione, le ali della Colomba dello Spirito, le ali della nostra vera evoluzione.