Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Mercoledì 26 Aprile 2023

3a settimana di Pasqua

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 8,1b-8; Salmo 65,1-3a.4-7a; Vangelo di Giovanni 6,35-40

Salmo 65,1-3.4-7

Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

1 Acclamate Dio, voi tutti della terra,
2
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
3
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!»

4 «A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
5
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.

6 Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
7
Con la sua forza domina in eterno.

Vangelo di Giovanni 6,35-40

In quel tempo Gesù disse alla folla: 35 «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! 36 Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. 37 Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, 38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39 E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. 40 Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Pane della Vita

Il pane della vita, in greco hò àrtos tès zoès.
Àrtos, dalla radice sumerica ar, “macinare” e dal sostantivo har, “farina fine, macinato finemente”, è connesso con i termini greci àrti, “ora, in questo momento, subito, all’istante”, àrtios, “che si adatta, si incastra, connesso, aggiustato, opportuno”, e artào, “connetto”. La traduzione letterale di àrtos è “pane”, ma esso implica il nutrimento in genere. Lo stesso sostantivo italiano “pane” deriva dall’antica radice ariana pa, “nutrire” – in sanscrito “bere” – da cui i termini latini pàsco, “nutro, allevo”, pàbulum, “pastura”, pènus, “tutto ciò di cui uno si nutre”. La radice aramaica di “pane”, lchem, ha il valore di “nutrire”, “mangiare”, e la sua forma nominale designa ogni tipo di alimento.
[…] La bibbia cita 400 volte il termine pane. Nell’Antico Testamento ripetutamente Dio parla di sé attraverso il segno del pane: nel deserto, al popolo che cammina verso la terra promessa, egli dona la manna come segno della sua cura, premura e amore; la manna era detta àrtos. Per l’uomo semitico il pane non è considerato solo come nutrimento, ma simboleggia ogni genere di prosperità. Il pane-cibo-nutrimento non è solo quello fatto di farina; dice Gesù nel deserto al divisore, il diavolo, c’è un pane fatto di ogni parola che esce dalla bocca di Yahweh (Matteo 4,4). Il pane è cioè considerato simbolo di ogni altro alimento intellettuale e spirituale. Il pane è chiamato anche “vita”, perché elemento basilare di ogni nutrimento, tanto che mancanza di “pane” equivale a situazione di morte. […] Gesù afferma che il pane è lui stesso: Io sono il pane della vita (Giovanni 6,48); Io sono il pane: chi viene a me non avrà più fame (Giovanni 6,35); Io sono il pane disceso dal cielo (Giovanni 6,41). Il capitolo sesto del vangelo di Giovanni parla di Gesù-Pane come di tutto ciò che l’uomo possa desiderare: sapienza, forza, salvezza, felicità, verità, il meglio del meglio di qualsiasi pane che possa essere dato agli uomini. Il pane come alimento unisce in sé i quattro elementi primordiali: la terra da cui spunta il grano, l’acqua con cui si impasta la farina, l’aria che permette la lievitazione, il fuoco che cuoce. Compagno è da cùm-pànis, perché il pane è unione, è condivisione. Il pane è stato scelto con il vino come suprema mediazione da Gesù per la celebrazione dell’Eucaristia, per la comunione con lui e con i fratelli. Il pane dell’Eucaristia è il pane nuovo per il popolo nuovo che segue il nuovo comandamento, la nuova procedura dell’amore.