Tommaso, il discepolo che dubita della risurrezione di Gesù, afferma che crederà in Gesù risorto solo se potrà toccare le sue ferite e mettere la mano nel suo costato. Per Tommaso toccare è poter credere. Per la donna affetta da emorragia, la donna del mantello, credere è già toccare. Per Tommaso credere accade dopo aver pensato male di Gesù e dubitato dei fratelli, e avviene solo perché Gesù gli ha concesso di vedere e toccare. Per la donna del mantello credere è mantenere nella più perfetta pulizia i propri pensieri nei riguardi di Gesù, senza sporcarli con dubbi, interferenze, sospetti. La fede in Dio è possibile solo e unicamente se la mente non pensa male di Dio, non lo ritiene mai il colpevole. Gesù, in Marco 5,36, esprime perfettamente il concetto secondo cui la purezza mentale nei confronti di Dio è la radice stessa della fede: Non temere solo abbi fede. Per la donna del mantello credere è vedere in Gesù ciò che nessuno sta vedendo, anche se tutti in quel momento lo stanno guardando, è toccare di Gesù ciò che nessuno sta toccando, anche se tutti gli stanno addosso. Per la donna del mantello non è necessario incontrare la luce dello sguardo di Gesù per poter guarire dal proprio male, nemmeno ricevere la potenza della sua Parola, né la compassione di un suo gesto; alla donna del mantello basta il mantello, il mantello è sufficiente, il mantello è tutto quello che serve per guarire e salvarsi. Per la donna del mantello, il mantello di Gesù è un ponte con Dio, la misericordia e la compassione di Dio.
Quanti, in quello stesso momento, stavano toccando il mantello di Gesù in mezzo a quella calca di gente? Eppure nessuno lo ha usato come un ponte con Dio. Sono tutti attorno a Gesù ma nessuno lo sta realmente toccando, nessuno sta realmente toccando Gesù e la sua potenza salvifica e risanante, e nessuno, a parte la donna del mantello, ha ricevuto la vibrazione, l’energia salvifica e sanante di Dio. Quante mani hanno toccato quel mantello? Ne sono stati sfiorati i discepoli chissà quante volte, la gente per strada, amici e nemici durante le cene, i sacerdoti del tempio durante il processo, i soldati durante la flagellazione e la crocifissione, eppure solo la donna del mantello ha una fede così potente da usare quel mantello come un ponte, il ponte tra uomo e Dio, per ricevere l’energia di Dio.
La fede vera vede, ovunque e sempre, dove si muove Dio e Dio ci conduce, ci porta, attraverso mantelli e ponti, ad incontrare la sua energia salvifica e sanante.