Lunedì 22 Gennaio 2018

Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Parola del giorno
Secondo libro di Samuèle 5,1-7.10; Salmo 88,20-22.25-26; Vangelo di Marco 3,22-30

Vangelo di Marco 3,22-30

In quel tempo, 22 gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
23 Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? 24 Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; 25 se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. 26 Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
27 Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
28 In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
30 Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

Il separatore

Dio non ha creato l’uomo diviso. È stata la sua scelta di ribellarsi a Dio che ha innescato in lui il seme della divisione. Separarsi da Dio ha generato la divisione nell’uomo. La scelta dell’uomo di ribellarsi a Dio è stata agevolata e spinta da Lucifero e dai suoi angeli. Nemmeno Lucifero e i suoi angeli sono stati creati da Dio come creature divise ma come creature meravigliose, piene di luce, potenti e con un grado di conoscenza elevatissimo, estremamente superiore a quella concessa all’uomo. Quando Lucifero si è ribellato e si è messo contro Dio, non ha perso i suoi poteri e il livello della sua conoscenza, come si potrebbe comunemente pensare. Lucifero ha mantenuto tutte le sue altissime potenzialità e i suoi poteri e ha iniziato a usarli per tentare l’uomo a separarsi da Dio e unirsi a lui. Lucifero o Beelzebul, come è chiamato in questo testo evangelico, è il separatore, il divisore. In modo più specifico ciò che descrive più correttamente il compito e la professione di Lucifero è il termine Diavolo, che significa in greco proprio separatore, divisore. Beelzebul tenta continuamente di separare l’uomo da Dio, perché nell’istante in cui riesce a separarlo da Dio, con la promessa del potere e del successo o sotto la sferza della paura e dell’ignoranza, l’uomo non si separa solo da Dio ma anche da se stesso, dagli altri e dal creato. La divisione interiore rende gli uomini deboli, fragili e violenti, facilmente dominabili e al tempo stesso assetati di dominio e potere. Un uomo arrabbiato è un uomo diviso dentro. In realtà l’uomo non è diviso perché è arrabbiato ma è arrabbiato perché è diviso dentro. Così l’uomo vendicativo, violento, avido, rapace, possessivo, dominatore, pieno d’ira e rancore è così perché è diviso, diviso dentro. Le potenzialità e le conoscenze di Satana sono tremendamente potenti e dopo la sua separazione da Dio sono tutte rivolte a ingannare l’uomo, perché anche l’uomo si separi interiormente da Dio.
Nel regno di Satana è tutto separazione, divisione ma, al tempo stesso, tutto opera per un solo scopo senza defezioni: ingannare l’uomo e condurlo alla separazione con Dio. Nel regno di Satana tutti si odiano e tutti vorrebbero dominare tutti, ma tutti sono perfettamente e orribilmente sottomessi e obbedienti nelle gerarchie infernali e sono asserviti al potere tremendo di Satana. Nel regno di Satana i demoni si sbranerebbero a vicenda ogni istante, se non fossero controllati, dominati, sottomessi completamente ai loro gerarchi e a Satana stesso. Questa oscena separazione totale è la stessa in cui Satana cerca di immergere l’umanità. Quando Gesù chiede ai suoi apostoli di immergere-battezzare l’umanità nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo chiede agli apostoli di strappare gli uomini dall’immersione satanica della separazione per immergerla nell’unità divina.
La divisione interiore dell’uomo nel suo spirito e nella sua mente è l’obiettivo di Satana e al tempo stesso in assoluto il terreno migliore, il terreno fertile per le azioni e gli inganni del Diavolo, per istigare nell’uomo il dominio sulla creazione, la sete di potere, la superiorità sugli altri uomini, la violenza e la distruzione. Beelzebul è divisore per eccellenza e la sua vittoria più sublime ed eccelsa è convincere gli uomini che l’unità con Dio non è vantaggiosa, non comporta benessere né felicità. Per fare questo è necessario come primo passo convincere la mente umana a pensare male di Dio. Iniziare a pensare male di Dio è l’inizio della separazione, se il pensare male di Dio si prolunga nel tempo, è scegliere di affidarsi a Satana, se diventa una scelta intellettuale, è vendere lo spirito e il cuore a Satana. Ecco perché Gesù afferma: Tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno;ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna. Se pensare male di Dio è frutto di un momento di ira, di fastidio, è perdonabile, se pensare male di Dio è frutto di ignoranza e paura, debolezza, inedia e stupidità, è perdonabile, ma se pensare male di Dio è una scelta precisa, una scelta voluta, una scelta intellettuale e spirituale definitiva, è imperdonabile. Non si può perdonare una scelta completamente e assolutamente determinata e consapevole, si può solo prenderne atto, prendere atto di un atto di libertà. In nome dell’amore per la nostra libertà e del rispetto per la nostra persona, Dio può prendere solo atto della scelta definitiva e terribile dell’uomo di separarsi da lui, ma non può perdonarla. È la scelta definitiva di pensare male di Dio, di dubitare del suo amore e della sua protezione che porta alla separazione con Dio e alla separazione con se stessi. La scelta di pensare male di Dio, di dubitare della sua bontà, quando non comprendiamo quello che ci accade o accade ciò che non vogliamo affatto, ha come prima conseguenza la divisione mentale, intellettuale.
La mente degli uomini che si sono abituati a pensare male di Dio si riconosce dall’incapacità mentale, intellettuale di mettere insieme e in relazione tutte le proprie conoscenze e informazioni. L’intelletto di chi ha scelto di pensare male di Dio è un intelletto incapace di mettere in risonanza e in vibrazione, in condivisione armoniosa e funzionale le varie aree del cervello e le relative informazioni e conoscenze. Pensare male di Dio rende il cervello umano elettrochimicamente stupido. Ne sono un fulgido esempio gli scribi del tempio di Gerusalemme, i teologi e i biblisti moderni, esperti e dotti studiosi della Torah che, con la loro intelligenza, non riescono a fare di meglio nei confronti di Gesù, che identificarlo con Beelzebul, il Diavolo separatore. La cosa curiosa di questa identificazione non è solo che è un atto di superba stupidità, compilato come un errore di valutazione teologico-biblica ma, a loro insaputa, i teologi del tempo esprimono il desiderio più grande di Beelzebul, quello di essere cioè come Gesù, di attirare a sé l’umanità con l’amore come Gesù. Questo però Satana non lo può più fare, si è vietato l’amore e ora può attirare a sé l’umanità solo con l’inganno del potere, del prestigio, della gloria. Satana può dominare, non farsi amare, questa è la sua disperazione, essendo anche lui nato dall’Amore e per Amore.
Ora, se Gesù, che è l’Unità divina fatta carne che viene a cacciare il Separatore dal cuore dell’uomo, così che l’uomo ritrovi la via dell’armonia e dell’unità, viene identificato dagli esperti religiosi del tempio con il Diavolo separatore, qual è il livello del pensare male di Dio raggiunto dalla mente e dal cuore di costoro? Qual è il grado di separazione raggiunto al loro interno? Da chi si stanno facendo guidare? Dalla mano amorosa e liberante di Dio o dalla dominazione del Divisore? Dalla bocca dei dirigenti religiosi del popolo quel giorno non esce una valutazione teologica scorretta, malevola, avvelenata, ma la rivelazione del desiderio profondo del cuore di Satana: essere Dio, come Dio, essere Gesù, come Gesù.

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