Yeshua
Per tutta la vita l’uomo incontra persone che si spacciano per i suoi salvatori. Alcuni lo fanno in buona fede, per anelito missionario o per senso del dovere e di responsabilità, altri per sete di dominio, per ambizione, bisogno di gratificazione, altri ancora per sentirsi indispensabili, essenziali, unici nella vita degli altri. L’uomo incontra coloro che si spacciano per i suoi salvatori nella propria famiglia di origine, tra i propri amici, gli educatori, gli insegnanti, nel matrimonio, nel lavoro. Si spacciano come i salvatori dell’uomo, i re degli imperi, i politici dei governi, i governi degli stati, la scienza medica, la cultura, la legge, la morale, l’educazione, le istituzioni, le gerarchie religiose, gli apparati militari, i sistemi economici. Chi si spaccia per il salvatore dell’uomo è fondamentalmente colui che, in nome della salvezza e della sicurezza dell’umanità, usa ogni mezzo e facoltà per far fare agli altri ciò che lui vuole e desidera, che a lui interessa, che lui ritiene giusto, opportuno per i propri interessi e principi.
Nel sistema familiare, coloro che si spacciano come i salvatori dell’uomo, si adoperano con instancabile zelo, indefesso impegno, smisurati sacrifici, perché i figli possano crescere secondo le proprie aspettative e desideri, secondo le proprie convinzioni, leggi, dottrine e principi. Coloro che si spacciano come i salvatori dell’uomo, nel sistema familiare, mostrano chiaramente come vogliono evitare in ogni modo alle nuove generazioni di diventare realmente ciò che sono e che sentono dentro seguendo la loro specialissima e unica indole personale, obbedendo al loro divino dono interiore che, secondo l’opinione dei salvatori, non è altro che espressione di idealistici, inconsistenti, irrealizzabili, inutili sogni infantili, frutto unicamente di un’immatura, spregevole infatuazione emozionale. Nel sistema sociale, religioso, politico, economico, coloro che si spacciano come i salvatori dell’uomo sono coloro che, affermando di operare unicamente per la salvezza e la sicurezza dell’umanità, impongono pesi, sacrifici, umiliazioni, rinunce insopportabili alla gente, pesi, sacrifici, umiliazioni, rinunce che loro stessi, come salvatori, non sfiorano nemmeno con un dito. Questi fasulli salvatori dell’umanità sono i suoi peggiori nemici, sono coloro che, in nome della sicurezza e della salvezza, gettano continuamente i popoli nei campi di battaglia e li mantengono nel conflitto, nella miseria, nell’ignoranza, nella paura, nella disperazione. Chi si spaccia per il salvatore dell’uomo, sia che lo faccia per un bene presunto, o per evidente sete di dominio e supremazia sugli altri, è comunque un grande pericolo per l’umanità, perché vive nel delirio di onnipotenza generato dal desiderio di sostituirsi a Dio. Chiunque cerca di imporsi come salvatore dell’umanità, sia nella rete delle relazioni familiari che in quella delle relazioni sociali, vive una grande e furiosa frustrazione, che è all’origine della sua infelicità e della sua insensibilità e durezza cardiaca: la consapevolezza della sua incapacità e impossibilità di esserlo. E più uno si spaccia per salvatore dell’uomo, tanto più in realtà si sente impotente e incapace di esserlo, ed è costretto a imporsi sugli altri in modo duro, oppressivo, spietato.
È consegnandosi nelle mani di fasulli messia che si spacciano per i salvatori dell’umanità, sia tra le mura di casa che nell’intricata rete del vivere sociale, che l’umanità sta rallentando terribilmente il suo processo di evoluzione spirituale e intellettuale. Tra coloro che si spacciano per i salvatori dell’uomo ci sono certamente uomini e donne che lo fanno per amore, nella sincera e onesta ricerca del bene e del benessere comune, tuttavia rimangono ugualmente un pericolo per l’umanità, perché si propongono all’uomo per qualcuno che non sono e con uno scopo che non possono realizzare. L’uomo è incapace di salvare l’uomo.
Quel giorno, a Gerusalemme, Simeone e Anna prendono in braccio Yeshua, Colui che sana e salva, il Salvatore della vita, l’unico Messia che realmente desidera per amore infinto guarire e salvare l’uomo dal male e dalla morte, e lo può fare, è capace di farlo, ha la potenza per farlo. Simeone e Anna prendono in braccio il piccolo Yeshua ma, in realtà, è da Yeshua, il Signore, che finalmente si fanno prendere in braccio per essere da lui sanati e salvati per sempre.
In cielo e in terra e in tutti i multiversi creati non c’è altro nome che Yeshua: in nessun altro nome le creature di Dio possono trovare guarigione e salvezza.