Mercoledì 20 Dicembre 2017

Chi è

L’angelo per tranquillizzare Maria le rivela chi è il figlio che le nascerà e, nel momento in cui lo rivela al suo dolcissimo cuore, lo rivela anche al cuore e alla mente dell’umanità. L’angelo rivela a Maria il nome di questo figlio, Gesù, che in ebraico significa Colui che salva, ala di salvezza. L’angelo aggiunge che Gesù sarà grande e che per le sue opere e per le sue parole verrà chiamato e riconosciuto Figlio dell’Altissimo. A Gesù, e solo a Gesù, Dio Padre consegnerà il trono del regno di Davide, il trono del regno di tutti i regni, perché Gesù è il Re di tutto, di tutti, di ogni cosa visibile e invisibile nei multiversi creati, e il suo regno sarà per sempre e non avrà fine al di sopra e oltre ogni regno e impero dei figli creati. Alla fine del dialogo, l’angelo annuncia a Maria che Gesù è Santo: nella terminologia biblica equivale a dire che è Dio. Solo Dio è Santo. Gesù è Dio, Figlio di Dio.
Ecco, a Maria e al mondo questo l’angelo annuncia di Gesù. Ci si può credere oppure no, ma questo è quello che l’angelo rivela al mondo, senza mezzi termini e misteri. Poche parole, chiare, indeformabili, scolpite nel cuore di Maria e dell’umanità.
L’umanità dovrebbe ogni istante inchinarsi grata e riconoscente, umile e amante davanti al suo Re e Signore, Dio e Salvatore, per onorare il suo nome, chiedere la saggezza e la forza per essere un abile guerriero contro l’ego che ci vuole distruggere. Comunque sia, un giorno tutti e tutti insieme, uomini e donne, a lui ci inchineremo e, piegando le ginocchia e aprendo le braccia, a lui renderemo onore. In quel momento potente e sconvolgente, grandioso e dolcissimo, non tutti potranno guardarlo negli occhi senza paura. Potranno farlo solo coloro che, durante l’avventura della vita, non si saranno vergognati e scandalizzati di lui e del suo nome. Solo costoro potranno guardarlo negli occhi senza vergogna, perché di lui non si sono vergognati. Tra tutti i mondi creati, solo sulla terra è ancora possibile trovare qualcuno che si vergogna di Dio. È questo che non ci permette di amare i fratelli e di rispettare la vita in ogni vita. Solo se l’uomo imparerà a conoscere chi è Lui, potrà iniziare a comprendere se stesso. Solo adorando Lui, l’uomo potrà smettere di adorare se stesso e così di autoeliminarsi.