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Una giornata di Immanuel

Nella mattinata, Immanuel, il Dio con noi, è alla sinagoga, tra sguardi amici e sguardi nemici, a predicare la Parola, a consegnare le chiavi della conoscenza, a illuminare e a ispirare cuori e menti, ad aprire nuove strade, le vie per la felicità.
Nel primo pomeriggio, un po’ di pausa a casa della suocera di Pietro, che tra l’altro è ammalata, ha la febbre. Gesù, che ha sempre gradito l’arte della sua cucina, si avvicina al letto dove giace distesa, si fa raccontare il motivo di quella febbre e di quella stanchezza. Gesù porta consolazione, imprime coraggio, svuota la sfiducia, ispira amore. Gesù prende la donna per mano e la fa alzare perché possa subito rendersi utile per tutte quelle giovani bocche da sfamare. La tavola di amici si accende di festa, si mangia e si beve, si racconta, Gesù spiega, si canta e si benedice, si prega fino a quasi l’imbrunire.
Dopo il tramonto, quando il sole cede finalmente il passo a un po’ di fresco, tutta la città, migliaia e migliaia sono alla porta e si scatena l’implorazione. I desideri impossibili si trasformano in preghiera certa, le malattie invincibili, in guarigioni gratuite e immediate, il dolore inguaribile si trasforma in pianto di gratitudine e pace. I demoni urlano e si dimenano e sono scacciati, ogni disarmonia disciolta nella pace e nel benessere.
Passano le ore, s’incammina la notte, ma ancor prima del giorno Immanuel s’incammina verso un luogo appartato, sul sentiero dell’amore, e lì, tutto solo, si ferma a pregare, a ringraziare, a lodare, ad amare il Padre nello Spirito.
Appena si fa giorno, Pietro e gli amici si fanno vicini alle sue tracce, seguono il sentiero e lo raggiungono. Vorrebbero che si fermasse in quel paese ma Lui deve andare oltre, altre sinagoghe, altre piazze, altri sguardi amici, altri sguardi nemici, altre guarigioni, altri cuori da liberare dall’ignoranza e da ispirare all’amore.
Benedetto Immanuel, e benedette le tue giornate ancora qui tra noi in ogni dove, dove camminano e vivono i tuoi figli.

Vangelo di Marco 1,29-39

In quel tempo, Gesù, uscito 29 dalla sinagoga, andò subito nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. 30 La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31 Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
32
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33 Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34 Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
35
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36 Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37 Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!» 38 Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!»
39
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.