Trasparente ... La fede

Trasparente

La fede non complica la vita, la semplifica. La fede non complica la visione, la semplifica. La fede non complica la comprensione, la semplifica. Perché Dio dovrebbe essere inaccessibile, oscuro, riservato a pochi?
Dove le folle vedono in Gesù, in modo incerto e oscuro, un antico profeta risorto o Giovanni l’Immergitore redivivo, Pietro, con assoluta immediatezza, vede e percepisce il Cristo, l’inviato del Padre, il Figlio di Dio. La fede non trasfigura la realtà, ma fa vedere nella realtà, nella vita, come Dio si rivela. La fede non trascende la realtà, la rende trasparente, la fede non è un modo di interpretare la realtà, ma è un modo di vederla per quella che è davanti agli occhi di Dio, di renderla trasparente. Pietro ha risposto secondo verità non per la forza della mente umana, che è abituata a trascendere e a interpretare la realtà, ma attraverso la luce della fede e della forza della conoscenza che, secondo l’ispirazione di Dio Padre, hanno reso trasparente e visibile la realtà di Gesù. Ecco, questo fa la fede. La fede non ti avvicina in modo semplicistico alla realtà e alla vita di Dio, e soprattutto non ti fa vedere Dio dove non c’è; la fede ti avvicina alla conoscenza che Dio si rivela semplicemente e potentemente nella trasparenza della realtà e nella vita. In questo modo ti avvicina alla realtà e alla vita di Dio. Dio, Gesù, il Paraclito si rivela nella vita.
Ed è proprio questo che, prima di tutto, Gesù cerca di mostrare a Pietro e ai discepoli, la realtà più evidente riguardo a tutto ciò che riguarda il Cristo, Gesù, il Gesù vero, e tutto quello che Gesù rappresenta e realizza, la realtà cioè che egli sarà sempre rifiutato ed eliminato con violenza dai sistemi del potere e del controllo politico e religioso di tutta la storia. Gesù lo esprime così: Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
La visione di fede sa e vede, immediatamente e semplicemente, nella trasparenza della realtà, che nei riguardi di Gesù questo è e sempre sarà. A causa delle convenzioni e delle bugie, assorbite dal nostro cervello nell’addestramento, non è facile e non è bello accettare questo inevitabile e totale scontro tra tutto ciò che Gesù è e i poteri politici e religiosi della storia, ma questa è la realtà. Accettare serenamente senza entrare in lotta e in conflitto e, al tempo stesso, senza rassegnazione questa realtà è la prima forma di illuminazione e di risveglio dal coma spirituale e intellettuale in cui è prostrata l’umanità. Anche quando ciò che accade è inaccettabile per gli occhi della mente, è proprio in ciò che accade, se accolto con fede, che Gesù si rivela sempre, perfettamente, luminosamente, gloriosamente in tutto il suo radioso splendore. Gesù non si rivela nelle intenzioni o in ciò che dovrebbe accadere o in ciò che dovrebbe essere, ma nella realtà.
Gesù si rivela sempre e perfettamente sia nella realtà del suo silente e umile incarnarsi tra gli uomini, sia nella realtà del prevedibile violento rifiuto dei capi del popolo, sia nella realtà paradossale della persecuzione proprio da parte dei sacerdoti del tempio. Gesù si rivela tutto e completamente nella realtà improvvisa e quasi insostenibile della trasfigurazione sul monte o in quella inaccettabile della sua tortura e uccisione su una croce o nella realtà della sua radiosa e da tutti incompresa risurrezione. Dio si rivela nella vita, in tutta la vita, in ogni vita, nella tua vita se, con gli occhi della fede e della totale fiducia in Dio, saprai vedere, sempre e continuamente, la straordinaria trasparenza del suo amore e della sua presenza.

Vangelo di Luca 9,18-22

18 Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?» 19 Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
20
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?» Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
21
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno.22 «Il Figlio dell’uomo - disse - deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».