Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 20 Ottobre 2020

29a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera agli Efesìni 2,12-22; Salmo 84,9ab.10-14; Vangelo di Luca 12,35-38

Salmo 84,9abc.10-14

Il Signore annuncia la pace al suo popolo.
Oppure: Sei tu, Signore, la nostra pace.

9 Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace per il suo popolo per i suoi fedeli.
10 Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

11 Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
12 Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

13 Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
14 giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Vangelo di Luca 12,35-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «35 Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; 36 siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
37
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!»

È ora

Nessuna generazione umana ha mai dormito così tanto come questa, si tratta di una sonnolenza intellettuale e spirituale incredibilmente pesante e smisuratamente estesa. Un sonno demotivante, oscurante, desostanziante, decentrante, ingannevole, artificioso ha fatto sì che l’uomo non sia più pronto, più pronto a niente. Le lampade della sapienza e della conoscenza sono state violentemente spente o abilmente coperte ovunque. Nel tempo in cui la crudele astuzia dei potenti si è assisa sul trono del potere tirannico, l’ignoranza ha alluvionato ogni angolo della terra, del cuore e della mente. Le vesti, cioè tutto quello di cui l’uomo ha bisogno e necessita affinché la sua vita sia agile, sana, serena, libera, sicura, sono diventate vesti appesantite da morali impedenti, intralcianti, impaccianti, ingombranti, perché piene zeppe di prescrizioni, norme, regolamenti, inutilmente voluminosi, perché ripieni di leggi, dogmi, doveri, tasse, controlli e controllori. Così pieni di sonno interiore, a luci spente e imbavagliati da vesti pesantissime, dove potranno mai andare gli uomini di questa generazione?
Non sarà facile svegliarsi da un sonno tale, ma vale la pena tentare, vale la pena provare a risvegliarsi e rimanere svegli per quando il Signore busserà alla porta dei cieli che sovrastano la terra.
Sì, prima della sua prossima visita alla terra, Gesù, il Signore, busserà, busserà alla porta. Si potrebbe dire che bussare alla porta sia un’azione simbolica? No, in questo caso niente simboli. Questa è una descrizione precisa di quello che accadrà. Il Signore si farà precedere dal suo bussare alla porta e la porta della terra sono i cieli che sovrastano il nostro pianeta. Il Signore busserà alla porta dei cieli che si affaccia sulla terra, e non ci sarà uomo o donna a cui non sarà chiaro ed evidente cosa starà per succedere. Non sarà facile svegliarsi dall’inganno, dal sonnambulismo intellettuale in cui l’umanità è caduta, ma è importante provarci. E come? Primo: desiderandolo, desiderandolo tanto, tutti i secondi, e trasformando il desiderio in preghiera umile e accorata, per implorare lo Spirito Paraclito che ci risvegli da dentro e ci faccia rinascere con tutto il suo vigore e la sua fantasia. Secondo: mantenendo una fede certissima in Dio qualsiasi cosa accada, per non pensare mai male di lui. Terzo: respirando, bevendo, mangiando sempre con gratitudine, continuamente, per tutto e qualsiasi cosa. Quarto: chiedendo e offrendo perdono, sempre. Queste le procedure per risvegliarsi dal sonno e dall’inganno e rimanere svegli, rimanere svegli almeno per dare il benvenuto al Signore degli universi nella sua venuta intermedia, un benvenuto caldo di amore e riconoscenza. Rimanere svegli almeno per dirgli tra lacrime di gioia: grazie, Signore, senza di te sognavamo di essere svegli, poi ci hai svegliato e solo allora abbiamo visto che stavamo dormendo. Grazie.