Tre parole chiave per tornare in asse e in armonia con se stessi, con Dio, con gli altri, con il creato.
Rinneghi se stesso. È indispensabile rinnegare, allontanare da se stessi come la cosa più velenosa il proprio ego, quell’io-sostituto a cui abbiamo dato vita virtuale, sotto la pressione e la provocazione dell’addestramento umano, che vive e respira della nostra vanità e ambizione.
Prenda la sua croce. La pressione, i ricatti, le schiavitù, le falsità dell’addestramento hanno combinato gravi danni, disarmonie, disassazioni alla nostra persona fisica, psichica, spirituale. Hanno procurato ferite, generato sfide e rivolte, deviazioni e malformazioni interiori. È indispensabile prendere su di sé, accettare serenamente e con la dolce forza del perdono e della comprensione, questa che è la croce di cui parla Gesù, senza rassegnazione, senza rancori e conflitti, senza vendetta, perché nell’amore questa croce si trasformi in albero di vita, genialità, creatività, ricchezza, doni e possibilità.
Mi segua. L’invito è chiaro: non seguire nessun’altra voce, parola, riferimento, paternità, autorità, luce, cultura se non quella del Maestro Gesù, il Signore. Se Lui è il Signore di tutte le cose, chi altri avrebbe senso ascoltare e seguire?
Sintetiche, chiare, efficaci le ispirazioni e le procedure del vangelo.