Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 12 Luglio 2020

15a del Tempo Ordinario – Anno A

Parola del giorno
Isaìa 55,10-11; Salmo 64,10-14; Lettera ai Romani 8,18-23; Vangelo di Matteo 13,1-23

Salmo 64,10-14

Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli.

10 Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.

Così prepari la terra:
11
ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.

12 Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
13
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.

14 I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia!

Vangelo di Matteo 13,1-23

1 Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2 Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5 Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6 ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7 Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8 Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9 Chi ha orecchi, ascolti».
10
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?» 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
14
Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. 15 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”
16
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17 In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
18
Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. 19 Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20 Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, 21 ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. 22 Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. 23 Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

Terreni

Gesù ci offre e rivela le procedure divine, le istruzioni per l’uso dell’esistenza su questa terra, un’esistenza regale, nobile, secondo le leggi del Regno dei cieli e dell’amore, un’esistenza con un grado di evoluzione per noi ora inimmaginabile. Il vangelo non è una nuova morale, non ci è stato donato per fondare una nuova religione, è invece il manuale delle istruzioni per il funzionamento dell’uomo, in tutte le sue dimensioni e della vita stessa. Manuale che Dio stesso aveva divinamente e ovviamente scritto prima di tutto nel cuore di ciascuno dei suoi figli ma che, nel momento in cui il cuore dell’uomo si è lasciato indurire e ingannare dal Maligno, nessuno degli uomini è più riuscito a leggere dentro di sé e a mettere in pratica. Il testo descrive questo immane processo di oscuramento mentale e spirituale con parole potenti e sferzanti, letteralmente: si è ingrassato infatti il cuore di questo popolo, e con gli orecchi ascoltarono gravosamente e serrarono i loro occhi, per non vedere con gli occhi e non ascoltare con gli orecchi, per non comprendere col cuore e non ritornare a me e io li risani.
Il testo così descrive la condizione, lo stato del cuore e della mente dell’uomo. È ovvio che, in queste condizioni, l’uomo non è più in grado di ascoltare, decifrare, interpretare le istruzioni per l’uso che Dio Padre aveva seminato nel cuore di ciascuno dei suoi figli. A questo punto le parole di Gesù non sono solo un annuncio, una proposta di catechesi, ma un’inevitabile, ultima, straordinaria occasione per l’umanità per risorgere dalla sua ignoranza e tristezza, dalla sua ignoranza e necrotica percezione della vita e della morte.
Le parole del vangelo sono semi di luce seminati sul terreno dell’umanità.
Gesù descrive perfino il tipo di accoglienza possibile di questi semi e il tipo di frutto che potranno portare nel cuore di ciascuno.
Terreno strada. Le procedure vengono ascoltate ma non comprese nella loro importanza, questo rende possibile e facile il furto dei semi nel cuore e nella mente degli uomini da parte dei demoni, gli operai del Maligno. L’ignoranza e la non comprensione corretta del testo del vangelo e della persona di Gesù sono il primo ostacolo per un buon frutto.
Terreno sassoso. Le procedure evangeliche vengono ascoltate e accolte subito con gioia ed entusiasmo. Si ascolta con profonda suggestione la procedura del perdono senza limiti, del non-possesso liberante, della gratitudine al di sopra di ogni cosa, ma queste istruzioni non si trasformano in scelte di vita e costante allenamento nella pratica quotidiana per risolvere i problemi e trovare soluzioni per la vita. Qualche persecuzione e limitazione dei vantaggi umani, a causa delle procedure, fanno il resto. L’incostanza e il non lasciare che il seme metta radici nelle scelte di ogni giorno sono il secondo ostacolo per un buon frutto.
Terreno rovi. Le preoccupazione del mondo e della vita di ogni giorno invece che essere motivo di sperimentazione di nuove strategie e soluzioni attraverso le procedure, ne diventano la tomba. La seduzione della ricchezza, il possesso, gli attaccamenti fanno il resto. La preoccupazione, l’ambizione, la sicurezza economica, sono il terzo ostacolo per portare buon frutto.
Terreno buono. È colui che ascolta le procedure e le comprende, ne comprende l’assoluta funzionalità ed efficacia, luminosità e bellezza. Comprende quanto possono essere indispensabili per una vita felice, sana, armoniosa e nel vero benessere e le sceglie come centro della sua vita.
Questo è il cuore di colui che darà frutto per sé e per gli altri, il cento, il sessanta, il trenta per uno.