Che giorni devono essere stati i primi giorni della chiesa? Che giorni i giorni in cui i discepoli di Gesù univano all’annuncio delle inaudite procedure evangeliche la potenza di guarire ogni malattia e infermità e addirittura di risorgere i morti? Che giorni devono essere stati i giorni in cui dalle labbra dell’apostolo usciva la buona notizia che l’amore di Dio è sempre con noi, che il distacco dai beni è la prima forma di liberazione, che il perdono da chiedere a Dio e da offrire sempre ai fratelli è la prima pulizia per la mente e per il cuore? Che giorni devono essere stati i giorni in cui dalle labbra dell’apostolo usciva la buona notizia delle procedure di Gesù per una vita nel pieno benessere e, nello stesso istante, usciva dalle sue mani una potenza così grande, da guarire tutte le malattie dell’uomo e perfino da superare la morte?
Che giorni devono essere stati quelli? Che grande meraviglia. Che totale semplicità. Che indiscutibile luminosità.
Erano giorni fondati sull’energia delle energie, sulla potenza delle potenze che tutto rende possibile e realizzabile. Gratuitamente [greco: doreàn] avete ricevuto, gratuitamente [greco: doreàn] date. Doreàn, avverbio, “senza una ragione, senza motivo, gratis, per lascito, per dono, per regalo”, corrisponde all’ebraico chinnàm, “gratuitamente, senza ragione, senza motivo” – formato dal sostantivo chèn, “grazia, favore, benevolenza, bellezza”, unito alla desinenza avverbiale nàm. Il sostantivo doreà significa “dono” nell’accezione di “dono di grazia di Dio”, infatti, in Atti 2,38, lo Spirito è la doreà di Dio.
Gratuitamente è la chiave per mantenere i doni divini che Gesù dona ai suoi per il bene di tutti. Gratuitamente è l’opposto dell’ambizione. Gratuitamente non si riferisce solo alla libertà dal denaro, è molto, molto più ampio il cerchio di movimento di questo atteggiamento spirituale, come è molto, molto più ampio il cerchio di interesse dell’ambizione.
Gratuitamente da Dio vengono donati i doni, gratuitamente è l’energia per mantenerli in vita, gratuitamente l’alimento per nutrirli, gratuitamente la modalità per seminarli, gratuitamente la procedura perché portino frutto.
Gratuitamente uccide l’ambizione. L’ambizione uccide il gratuitamente.