Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 4 Aprile 2020

5a settimana di Quaresima

Parola del giorno
Ezechièle 37,21-28; Salmo: Geremìa 31,10-12b.13; Vangelo di Giovanni 11,45-56

Salmo: Geremia 31,10-12b.13

Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.

10 Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».

11 Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
12Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore.

13La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni».

Vangelo di Giovanni 11,45-56

In quel tempo, 45 molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, ossia la risurrezione di Làzzaro, credettero in lui. 46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
47
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. 48 Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
49
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! 50 Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!» 51 Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; 52 e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. 53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
54
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
55
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 56 Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?»

La convenienza

È tipico del gruppo dei vantaggi (vedi Il gruppo dei vantaggi, 23 febbraio 2023) fare tutto per convenienza, fare di tutto per la convenienza e per il proprio vantaggio. Per il gruppo dei vantaggi operare senza convenienza, senza vantaggi, è non aver capito nulla della vita.
La convenienza poi ha le sue regole:
- è sempre meglio che uno paghi per tutti, la sicurezza nazionale al di sopra di tutto e di tutti;
- lo slancio individuale verso maggior benessere e giustizia è ribellione;
- la novità, ogni novità che non può essere controllata va osteggiata come un male puro in sé, combattuta come una forza nemica ed estranea;
- l’evidenza della realtà non ha e non deve avere alcun valore e peso, senso e significato;
- l’onestà intellettuale deve essere bandita come una malattia mentale cronica e fastidiosa.
Per la convenienza non ha nessun peso considerare ciò che è vitale o mortale per la vita e per il futuro dell’uomo e del pianeta dove viviamo.
Violentare, torturare, uccidere Gesù ha la sua convenienza, far tacere quella voce così rovescia e ribelle ha la sua convenienza. Così si fanno le guerre, tutte le guerre che servono se sono convenienti, guerre sante, guerre giuste, guerre preventive. Così, se conviene, s’incatenano milioni di persone alla miseria e alla povertà, alla malattia, all’ignoranza, alla miseria mentale per secoli e millenni. Se serve, ed è conveniente al gruppo dei vantaggi, tutto e ogni cosa può diventare improvvisamente eticamente valida, religiosamente confessionale, moralmente attendibile, indispensabile e legale.
Gesù e il suo vangelo non convengono a nessuno, proprio a nessuno perché propongono la beatitudine e ispirano alla felicità, al vero e pieno benessere per tutti.