Da quando abbiamo voltato le spalle a Dio, le cattedre della sapienza ispirata si sono trasformate in fornaci per trasformare in cenere le fragili menti dei popoli e delle generazioni. Da quando l’uomo ha cancellato l’amore di Dio nel suo cuore, si è permesso di insediarsi nei seggi del potere religioso e politico per sottomettere e insidiare la dignità degli altri uomini. Da quando abbiamo scelto il potere al posto dell’onore, l’ambizione trasforma ogni azione e occasione in una possibilità irrinunciabile per avere successo e moltiplicare, negli specchi delle aspettative altrui, la nostra immagine.
Da quando l’uomo ha messo a morte Gesù, nel cuore e nella mente non vede l’ora di coprirlo di ridicolo, semplicemente per sostituirsi a lui, e finalmente farsi cercare, osannare e chiamare da tutti gli altri maestro dell’umanità, in ogni angolo della terra e della storia.
Da quando l’uomo ha lasciato la casa del Padre, si è addestrato a chiamare casa le scatole di materiale vario in cui dorme e mangia. Da quando l’uomo ha abbandonato le braccia del Padre celeste, si è convinto che abbia un qualche significato, onore e sacralità chiamare padre e madre chi gli ha trasmesso la vita sulla terra.
Da quando l’uomo ha tradito la luce dello Spirito Paraclito, si è arrogato a turno nella storia il diritto di spacciarsi egli stesso guida illuminata dei suoi simili.
Da quando l’uomo ha allontanato da sé il volto di Dio, si è così svuotato di sé da trasformare tutta la vita in una frenetica occasione per essere grande, procurarsi successo, nome, immagine e gloria.
Da quando l’uomo è scappato dall’armonia divina, ha voluto ubriacare il suo cuore e la sua mente di ogni ambizione, successo e vanità possibili e ha perso la più alta forma di intelligenza, la più elevata possibilità di comprensione, la più potente delle armonie interiori, la più profonda espressione dell’amore, l’umiltà. L’umiltà è già, è sempre e per sempre sarà semplicemente la più alta. Più alta della ragione, delle parole, dei discorsi, delle argomentazioni, dell’intelligenza e si raggiunge con un passo. Un solo piccolo passo, un passo all’indietro, verso se stessi, dentro se stessi, guardando le stelle.