I figli di Dio non sono nati per essere schiavi di qualcuno. I figli di Dio non sono stati creati per sottomettersi ad altri figli di Dio. I figli di Dio sono belli e splendenti come gli angeli e non possono essere sottomessi a niente e a nessuno su questa terra.
Proprio perché sono figli, creati e partoriti da Dio, non possono essere figli di nessun altro sulla terra e se si sottometteranno ad altre paternità e maternità terrene, diventeranno schiavi, tradiranno la loro essenza spirituale e perderanno la loro regalità e il loro onore. Proprio perché sono figli del Signore dei Signori, il Re Dio Altissimo, non possono essere proprietà di nessun altro re e potente della terra e se si sottometteranno ai re e ai potenti della terra, tradiranno la loro intelligenza e perderanno la loro dignità e fierezza. Proprio perché sono figli dell’Amore di Dio possono appartenere solo all’Amore e a nessun’altra forza di questa terra. A qualsiasi altra dimensione e forza, potere e autorità i figli di Dio si sottometteranno, perderanno la loro essenza e la loro regalità e dovranno vivere immersi nella miseria e nella rassegnazione.
Maria afferma di essere non la schiava, non la sottomessa, ma la serva del Signore. Serva dell’Amore, serva di Dio. Colui che si fa servo dell’Amore conoscerà la potenza interiore della pace e del perdono, del non giudizio e della gratitudine, ma non sarà mai schiavo di nessuno, non sarà mai sottomesso a nessuno. Colui che si fa servo dell’Amore non dividerà il suo cuore tra padri e madri, tra figli e figlie, tra competizioni e successi, non dividerà il suo cuore tra padroni e re, tra ideologie e appartenenze. Maria, dicendo “sì” a Dio, afferma di essere la serva del Signore, la serva dell’Amore e di nessun altro, serva felice e grata anche di fronte a quella proposta così illogica e incomprensibile dell’angelo, anche davanti al mistero e all’insondabile.
I figli di Dio o divengono fieri e regali, umili e felici servi dell’Amore o saranno deboli, inerti, pavidi, depressi, sottomessi e asserviti schiavi di ogni altro potere, stupidità e vergogna.