Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando, sta imparando dentro cosa significhi essere perdonata, sentirsi perdonata, ricollegata all’unità divina, percepirsi amata da un amante che non pone condizioni, non chiede contropartita, non misura per meriti e demeriti. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando dentro a conoscere e a sentire la differenza tra infelicità e felicità, tra tormento e pace, tra tensione e abbandono. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando dentro che le più grandi umiliazioni vengono proprio da se stessi, dalle proprie scelte e azioni e che non c’è intelligenza nel cercarne altrove l’origine. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando dentro che Lui si fa stringere teneramente i piedi ma in verità è Lui che afferra con forza sua figlia, perché non scivoli nell’abisso dell’oscurità. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando dentro che Lui non può essere oggetto di curiosità, e l’amore per Lui non si può nutrire di sole e continue spiegazioni e discussioni. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando dentro la purezza, la bellezza, l’ampiezza della stima, della fiducia, dell’amore che Lui prova per tutti i suoi figli e le sue figlie. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando dentro a chiedere perdono e a lavare il cuore con lacrime che implorano dolcemente misericordia, compassione, senza pressione e pretesa. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando a gustare la gratitudine impronunciabile, la gioia indescrivibile, la festa inesprimibile che diventa olio profumato versato, fragranza inafferrabile e inarrestabile dell’amore che si allarga, canta, benedice, risplende, si espande senza confini. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando dentro a contemplare l’Amato, a contemplare l’Amante, a contemplare l’Amore, senza rifugiarsi nella pace sepolcrale degli automatismi di gesti devozionali cristallizzati, di parole svuotate e convenzionali, di atteggiamenti di circostanza. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando dentro a conoscere Lui, senza appoggiarsi a onerose spiegazioni su di Lui, a comprendere Lui senza affidarsi a sottili argomentazioni su di Lui, a sentire Lui senza confidare in imponenti parole su di Lui. Lì, presso i suoi piedi, lei sta imparando dentro a non rassegnarsi mai alla separazione, alla separazione da Lui e dai fratelli, a non arrestarsi mai sulla via che conduce all’unità con Lui e con i fratelli, a non smettere mai di rialzarsi da errori e peccati, ricominciando da lì, dal punto più basso ed elevato per ripartire: i piedi, i suoi piedi.
Lì, presso i suoi piedi, l’umanità, donna peccatrice, abbraccerà la sua evoluzione e la sua liberazione.