Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 28 Gennaio 2019

3a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera agli Ebrei 9,15.24-28; Salmo 97,1-6; Vangelo di Marco 3,22-30

Cantate al Signore

Salmo 97,1-4

Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

1 Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

2 Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
3
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
4
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Vangelo di Marco 3,22-30

 In quel tempo, 22 gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
23 Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana?
24 Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; 25 se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. 26 Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
27 Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
28 In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
30 Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

Evidenza

Gli scribi – in ebraico sopherìm, al singolare sophèr – erano i copisti che curavano la trascrizione di Legge sacra, della Torah, erano dunque i suoi dotti conoscitori e custodi, avevano l’autorità di interpretarla, di spiegarne i precetti e di trascriverne i testi.
Scriba diventò un nome autorevole al pari di quello di sacerdote e di profeta, e, in seguito, anche di maggior valore, quando il profeta scomparve e il sacerdote decadde a funzionario del governo. Acquistò man mano importanza politica, non venendo mai meno alla propria funzione di studioso della legge. Nel testo evangelico gli scribi sono descritti come periti della legge, maestri della legge che, a parte qualche rarissimo caso, vivono nell’inganno di una giustizia puramente di facciata, di un amor di giustizia simulato, che fanno apparire come giustizia vera; sono quindi ipocriti e iniqui, vanitosi, ambiziosi, avari, rapinatori e ingannatori, che stanno attenti a filtrare il moscerino mentre ingoiano il cammello (Matteo 23,13-39). Gli scribi sono ostili a Gesù perché dà scandalo con la sua familiarità e predilezione verso i peccatori e la gente di malaffare, sono invidiosi della potenza che manifesta con i miracoli e con le guarigioni, gelosi per la sua popolarità e per come la gente ascolta la sua Parola, ossia con profondo piacere e grande interesse.
Gli scribi, che scendono da Gerusalemme con lo scopo di inquisire Gesù per trovare di che accusarlo al fine di eliminarlo, vengono proprio dal tempio di Gerusalemme, dal centro gerarchico della religione ebraica, vengono dal cuore dell’ortodossia, rappresentano l’istituzione, l’ufficialità del credo, e affermano qualcosa di incredibile. Affermano di Gesù: Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni. Quest’affermazione non viene da gente pagana che non crede in nulla, da intelligenze che non hanno mai conosciuto la Parola di Dio, ma proviene dai maggiori esperti, conoscitori della Parola di Dio, dai più scrupolosi e legalisti osservanti delle leggi scritte nella Torah. Questa deduzione viene dai cervelli più impregnati di religione, legalità e conoscenza biblica del tempo. Ora, i casi sono due e due soltanto. Primo caso. Gli scribi sono così dentro la Torah, conoscono così bene la Parola, sono così vicini e amanti di Dio da poter affermare con certezza e dovizia di causa che Gesù, con la sua persona, il suo comportamento, la sua Parola e le sue azioni, è lontanissimo da Dio, non ha nulla a che fare con quello che Dio dice, è il nemico di Dio, della sua volontà, della sua Parola, anzi, è Beelzebùl stesso, il capo dei demòni. Secondo caso. Gli scribi sono così lontani, separati, divisi, staccati, scollegati da Dio, così ignoranti riguardo alla Torah, riguardo alla Parola di Dio, così sconnessi dalla volontà di Dio che possono solo affermare che Gesù, con la sua persona, la sua Parola e le sue azioni, è lontanissimo da Dio e non ha nulla a che fare con Dio e la sua Parola, anzi è il nemico di Dio e della sua Parola, è Beelzebùl stesso, il capo dei demoni. Secondo la deduzione degli scribi i casi sono due. O Gesù è completamente sconnesso da Dio e, sotto le sembianze del Messia buono che viene a sanare e salvare l’umanità, in realtà opera niente meno che in nome di Beelzebùl, il nemico di Dio – nemico di Dio che però, in Gesù, compie azioni completamente insensate e irrazionali, assolutamente incongruenti e contraddittorie rispetto alla sua essenza di nemico di Dio e al suo obiettivo satanico: caccia infatti i demoni dalla gente –; oppure gli scribi che erano scesi da Gerusalemme, il cuore della religione ebraica, sono così completamente sconnessi da Dio che, sotto le loro sembianze di solerti, riconosciute e istituzionali guide del gregge di Dio, in realtà opera niente meno che Beelzebùl, il nemico di Dio – nemico di Dio che in loro compie azioni completamente coerenti e logiche, assolutamente congruenti e appropriate con la sua essenza di nemico di Dio e il suo obiettivo satanico: eliminare Gesù e distruggere il popolo di Dio. Davanti all’atteggiamento degli scribi, Gesù è costretto a rivelare all’umanità qualcosa di veramente terribile e spaventoso, che non avrebbe mai voluto dire: In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna. Poiché dicevano: È posseduto da uno spirito impuro. Come se Gesù avesse detto:

Uomo,
se non credi in me,
se ti danno fastidio le mie parole,
se non ti interessano la mia storia e la mia proposta,
se mi ritieni un nemico, un impostore, un falso storico,
non considerarmi, non seguirmi, non ascoltarmi,
fai la tua strada e lasciami perdere.
Se non mi ami e non mi capisci,
lasciami perdere completamente, o uomo,
non cercarmi, non pensarmi,
io perdonerò comunque tutte le tue bestemmie e tuoi peccati,
ma, uomo,
non dire una parola, non usare un fiato mentale, non muovere un dito
contro di me, per allontanare il popolo di Dio da me,
usando le tue facoltà mentali per affermare che io lavoro per Satana,
che io derivo da lui e opero secondo i suoi obiettivi,
questa sarebbe una bestemmia contro lo Spirito Santo,
contro l’evidenza dell’amore di Dio.
Questo non ti sarà perdonato in eterno, uomo,
perché chi desostanzia l’evidenza,
dall’evidenza sarà desostanziato.