Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 22 Dicembre 2018

Feria di Avvento

Parola del giorno
Primo libro di Samuèle 1,24-28; Salmo: Primo libro di Samuèle 2,1.4-8d; Vangelo di Luca 1,46-55

Salmo: Primo Libro di Samuele 2,1.4-8d

Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.

1 Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.

4 L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
5 I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.

6 Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
7 Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.

8 Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.

Vangelo di Luca 1,46-55

46 In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
47
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
50
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
51
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
53
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
54
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
55
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Cantico di Maria

Il cantico di Maria è tanto dolce e appassionato nel magnificare le opere e la fedeltà amante di Dio quanto inflessibilmente sferzante e impetuoso contro le opere di ingiustizia degli uomini ingannati dal male.
Maria è la Regina al servizio del Principe della Pace, di Shiloh, suo Figlio Gesù, il Figlio di Dio. Al tempo stesso Maria è la Regina Madre degli uomini che combatte Satana, il principe delle tenebre, e ne schiaccia per sempre la testa.
Maria usa nel Magnificat forme verbali al tempo presente che non richiamano le formule tipiche dell’invitatorio presenti nell’Antico Testamento, dove i verbi degli inni e dei canti di lode sono all’imperativo: “cantate, lodate, benedite, esaltate”. L’invitatorio qui viene trasformato in asserzioni affermative. Maria non sta esortando, Maria afferma al presente il suo desiderio e la sua intenzione di cantare e lodare la grandezza di Dio e il compimento fedele delle sue opere. Il cantico, nella forma, è dunque costruito come un’altissima preghiera dossologica, una preghiera cioè che non implora, non invoca, ma canta con asserzioni e affermazioni la gloria e la potenza di Dio. Il Magnificat contiene una sorgente viva di sapienza divina offerta con amore a piene mani al popolo di Dio di ogni tempo, una sorgente di sapienza che da sola può liberare gli uomini da ogni inganno satanico e difenderli da ogni sopruso, perché rivela il più grande imbroglio di Satana ai danni dell’umanità, la più terribile delle simulazioni. Maria ama il Signore Dio e lo esalta, magnificandone la luce della Verità e la potenza della Giustizia, a lui si inchina come serva della sua autorità e signoria. Questa è la via dell’Amore. Satana è riuscito nei secoli e nei millenni a creare nel cuore e nella mente della gente un tale ambiente di ignoranza e pigrizia da rendere possibile, e perversamente logico e accettabile per i popoli, credere e sottomettersi al contrario: chi raggiunge autorità e potere è nella verità e nella giustizia. Questa è la via del terrore. Il giorno in cui alla mente dei popoli brillerà in modo semplice ed evidente che non è l’autorità ad avere la verità, ma è la verità che ha l’autorità, da quel giorno sarà impossibile per qualsiasi potere sottomettere i popoli, sfruttarli e massacrarli a proprio vantaggio. Maria canta la gloria di Dio, al tempo stesso ispira le genti e i popoli per condurli alla consapevolezza e farli crescere nel desiderio di non servire più il potere degli uomini come fosse verità, ma di inchinarsi amabilmente alla verità di Dio come unica autorità. Maria sa che ogni ginocchio oppresso dall’ignoranza, dalla consuetudine, dalla paura, da abitudini e convenzioni, che non si inchinerà, servo per amore, alla verità di Dio, sarà un ginocchio, saranno schiene e anime piegati e piagati, miseramente asserviti al gioco devastante dei potenti e del Nemico. Ogni volta che si canta e si recita il Magnificat il popolo canta e la chiesa tutta afferma che non chi ha il potere ha la verità, ma chi ha la verità ha il potere, e la verità è di Dio.
Tre più uno sono i nomi di Dio con cui Maria, segno, immagine di tutta la chiesa, descrive la sua esperienza e il suo amore per l’Assoluto. Il primo è Kýrios, il Signore del mondo, è il Padre, il Creatore di tutto, Padre fedele, provvidente e amoroso. Il secondo è Sotèr, il Salvatore del mondo, il nome proprio di Gesù, la Salvezza incarnata, il Bel Pastore, il Crocifisso Risorto, la Via, Verità e Vita che ci rivela il volto del Padre. Il terzo è Dýnatos, il Potente Imprevedibile, descrive la dýnamis, la forza non afferrabile, onnipotente e fantasiosa del Vento divino che tutto pervade di vita. È il sempre inedito e imprevedibile Respiro di Dio, la Ruach che nessuno sa di dove viene e dove va, il Paraclito. Àghios, il Santo Santo Santo, è il nome trinitario che raccoglie in sé l’unica sostanza, l’unica essenza, l’unica natura, l’unica divinità, l’unica immensità, l’unica eternità di Dio e la sua assoluta e totalmente amante unità. Tre sono i nomi con cui Maria magnifica l’unico Dio nella trinità delle persone e tre sono i nomi con cui Maria schiaccia e sferza Satana, l’unico nemico, nella trinità delle sue manifestazioni contro la vita e l’uomo.
Tre i grandi mali che Maria ci rivela essere origine di ogni altro male: pensare male di Dio, che diventa poi superbia contro Dio, prepotenza e potere corrotto contro i figli di Dio, ricchezza ingiusta contro le risorse della vita e della terra. Questi sono i tre grandi mali che attanagliano l’umanità quando le persone si lasciano individualmente e collettivamente irretire e convincere che il potere possiede la verità e non che la verità possiede il vero potere e l’autorità.  
Come a una madre, l’umanità si rivolge a Maria con incessante frequenza per ogni necessità e bisogno, e Maria non lascia cadere nessuna richiesta e preghiera dei suoi figli, nemmeno la più piccola, umile e quotidiana. Ma, guidata realmente dalla luce e dalla sapienza delle parole del cantico, l’umanità credente potrebbe essere ispirata per una preghiera a Maria ancora più ricca e potente, capace e vasta. Nel cantico, Maria si rivela come Serva del Signore ma al tempo stesso Signora e Regina contro il Male, contro tutto il male. Ispirati dal cantico i credenti in Cristo potrebbero imparare a pregare Maria in modo ancora più potente ed efficace, per essere difesi e guidati lontano dal male. Il Magnificat è un invito a pregare e a chiedere grazia a Maria per essere liberati dall’origine stessa del male, ossia il pensare male di Dio, ancor più e ancor prima che per ogni necessità privata e guaio personale. Maria ci spinge a cambiare il modo di desiderare e di implorare per il bene, di pensare e concepire la salvezza per noi stessi e per tutti. Se l’uomo imparasse a chiedere con fede a Maria, per sé e per tutti, aiuto e guarigione dal pensare male di Dio, dalla superbia contro Dio, liberazione dai poteri corrotti e dalle ingiuste ricchezze, potrebbe conoscere tempi e vita meravigliosi.