Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Mercoledì 12 Dicembre 2018

2a settimana di Avvento

Parola del giorno
Isaìa 40,25-31; Salmo 102,1-4.8.10; Vangelo di Matteo 11,28-30

Salmo 102,1-4.8.10.12-13

Il Signore è buono e grande nell’amore.

1 Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
2
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

3 Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
4
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

8 Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
10
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

12 Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
13
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

Vangelo di Matteo 11,28-30

In quel tempo, Gesù disse: «28 Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Energia

L’uomo ha provato a trovare ristoro, energia e forza nei legami familiari, nei legami amicali, affettivi, nel lavoro, nel denaro, nel piacere, nel potere, nel possesso, nel divertimento, nel successo, nel prestigio, ma tutte queste realtà non sono riuscite in alcun modo a fornirgli ristoro, energia e forza, ne è la prova il fatto che non è felice. Perché? Semplicemente perché l’uomo è energia, vive di energia e, per ricaricarsi, deve alimentarsi a livello fisico, psichico, spirituale di energia, e non di un’energia qualsiasi ma di energia dedicata. I legami familiari, amicali, affettivi, il lavoro, il denaro, il piacere, il potere, il possesso, il divertimento, il successo, il prestigio non possono nel modo più assoluto fornire all’uomo energia dedicata, perché queste realtà non sono la sorgente dell’energia, e non possono fornire energia, possono al massimo fornire energia derivata, che in nessun modo può alimentare correttamente l’uomo. Cosa accadrebbe al pianeta Terra se cercasse di ottenere tutta l’energia che gli serve per alimentarsi da una candela, invece che dal sole? Morirebbe in brevissimo tempo. La stessa cosa accade all’uomo che decide di alimentarsi di energie umane rinunciando ad alimentarsi di Dio. La prima forma di morte causata dalla mancanza di energia è la schiavitù, a cui segue l’infelicità, poi arrivano la rabbia, la violenza, l’inedia e infine l’autodistruzione. Per vivere felice, sano e in pace l’uomo deve indispensabilmente alimentarsi dell’energia stessa da cui origina, dell’energia che gli ha dato vita, dell’energia che è all’origine di tutte le cose. L’uomo potrebbe non credere in Dio ma alimentarsi egualmente di lui vivendo l’amore e la gratitudine, il perdono e la compassione. Non ci si alimenta di Dio seguendo una religione, ma adorando Dio nel proprio cuore, con tutto il cuore e vivendo azioni di amore, perdono e giustizia. A questo punto risulta evidente che l’infelicità in cui vive l’uomo non designa la sua miseria intrinseca ma la sua divina, essenziale grandezza. L’uomo è infelice perché, essendo di origine divina, ed essendo creato, fatto, costituito di energia di Dio, non può alimentarsi di nessun’altra energia che non sia Dio. Se l’uomo fosse di origine meno prestigiosa, potrebbe alimentarsi di energie di più basso profilo. L’uomo viene dall’Amore e solo l’Amore può alimentarlo e ristorarlo. Ecco perché Gesù invita l’umanità ad andare da lui, non perché vuole fondare una religione, ma perché vuole donare a tutti i suoi figli l’energia dello Spirito, per dare ristoro vero e forza, donare le informazioni vitali della conoscenza, illuminare con l’intelligenza delle procedure della sua Parola. Gesù è tutto. Il sole, le galassie, i multicosmi lo sanno già, l’uomo deve ancora comprenderlo pienamente e con amore.