Gesù desidera che le barche di Pietro e compagni si riempiano di pesce pescato fino quasi ad affondare. È evidente che, per Pietro e compagni, Gesù desidera traboccante abbondanza, larghezza di benessere, piena prosperità. Gesù desidera che il cuore di Pietro e compagni conosca la pienezza di gioia, assapori lo stato di grazia della felicità, viva nella pace della serenità e dell’armonia.
Se le barche di Pietro e compagni, traboccanti di pescato fino quasi ad affondare, sono immagine, simbolo della misura di quanto e come Gesù desidera felicità, pienezza di benessere e prosperità per l’umanità, la misura del desiderio di Gesù è veramente senza misura. Gesù desidera così tanto che l’umanità sia felice e viva nella gioia, che invita Pietro e compagni perfino a lasciare tutto, a cambiare completamente vita per seguirlo e diventare pescatori, pescatori di uomini.
Gesù invita Pietro e compagni a diventare, per potenza dello Spirito, uomini capaci di guidare altri uomini, altri fratelli su tutta la terra, alla conoscenza e alla sapienza delle procedure del vangelo, di quelle procedure che, se amate, seguite e realizzate, assicurano all’umanità una vita sana, bella, piena di gioia, felicità e benessere. Pietro e compagni non sono stati scelti da Gesù per fondare una nuova religione, ma per guidare l’umanità alla gioia, a una gioia meravigliosa, piena, traboccante, radiosa. Una gioia che, Gesù dichiara, si può raggiungere e vivere solo e unicamente seguendo la sua Parola e le sue procedure e non le parole e le procedure degli uomini. Seguendo le parole, le ideologie, le religioni, le filosofie, le convinzioni, le politiche, gli addestramenti degli uomini, l’uomo non ha mai fatto un solo passo verso la felicità e il benessere, mai.
Quando Pietro e compagni non guidano l’umanità alla gioia, alla gioia da vivere già su questa terra, non sono più i discepoli di Gesù, ma stanno servendo consapevolmente o meno qualcun altro. Seguendo le parole, le ideologie, le religioni, le filosofie, le convinzioni, le politiche, gli addestramenti degli uomini, l’uomo ha solo tanto, tanto, tanto faticato inutilmente, senza alcun risultato. Quella frustrante fatica senza risultato che Pietro ribatte come dato di fatto ineluttabile alla proposta di Gesù, quando gli propone: prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca. Quella scoraggiante, demoralizzante fatica senza risultato che Pietro, con fede viscerale e grandiosa umiltà, trasforma nel più meraviglioso, entusiasmante, eccitante, elettrizzante, emozionante, esaltante, appassionante inno di vita, di amore, di fede, di gratitudine che mai abbia attraversato la gola e le labbra di uomo davanti al suo Dio: ma sulla tua parola getterò le reti.