Cosa dovrebbe dire Gesù, Colui che sana e salva, ai ladri o agli uomini che si sentono giusti e onesti? Ai briganti o a coloro che si credono retti? Alla gente comune che desidera cambiare e migliorare la propria vita, oppure ai benpensanti padroni del tempio religioso che sono ostili a Lui e lo ritengono pericoloso per il loro potere e prestigio? A chi dovrebbe dire: Seguimi? A coloro che, al suo invito, sanno alzarsi immediatamente in piedi con entusiasmo e lo sanno seguire con gioia e umiltà, o a coloro che, immersi nel potere umano, nel loro cuore sono i suoi nemici e deridono la sua Parola?
Con chi dovrebbe mangiare e condividere le sue giornate Gesù? Con i peccatori, i malfattori, i furfanti che sono assetati della sapienza e della conoscenza che sgorga dalla sua Parola e sono disposti a cambiare la propria vita, o con i farisei osservanti della legge religiosa, con i sacerdoti del tempio esperti conoscitori della Parola di Dio, ma che davanti a Gesù non hanno mai messo in discussione le loro scelte, il loro modo di pensare e di servire Dio e il popolo? Con chi dovrebbe stare Gesù? Con la povera gente, ingannata da millenni e costretta a prostituirsi ai poteri umani religiosi, economici, politici per avere qualche briciola di pane e sicurezza, o con i signori del tempio religioso e politico che guardano Gesù solo ed esclusivamente attraverso gli occhi del loro sguardo inquisitore e ritengono Gesù un bestemmiatore di Dio, un traditore della legge di Dio, un demonio?
A chi deve rivolgersi Gesù? Con chi deve parlare Gesù? A chi deve rivolgere il suo invito e il suo messaggio? Gesù ha già fatto la sua scelta.