Domenica 17 Giugno 2018

Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Parola del giorno
Ezechièle 17,22-24; Salmo 91,2-3.13-16; Seconda lettera ai Corìnzi 5,6-10; Vangelo di Marco 4,26-34

Vangelo di Marco 4,26-34

In quel tempo, Gesù 26 diceva alla folla: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; 27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. 28 Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; 29 e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». 30 Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31 È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32 ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
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Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. 34 Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Automàte

Secondo quello che Gesù rivela, i semi di luce e di amore, che Dio semina nel cuore dei suoi figli e rilascia nella vita, per loro natura si muovono secondo dei principi primi peculiari, assolutamente caratteristici e irrinunciabili. La prima caratteristica dei semi di Dio è che hanno una vita propria, funzionano e portano i loro frutti, indipendentemente dallo stato di consapevolezza con cui l’uomo li possa comprendere, riconoscere, coltivare, cogliere.
Il testo greco sintetizza questa caratteristica con il termine automàte, che significa “di proprio impulso, secondo una propria direzione e potenza”. I semi di luce e di amore che Dio semina nella vita di questo mondo seguono la procedura dell’automàte, cioè crescono, si muovono, fruttificano secondo la natura divina del loro potentissimo impulso intrinseco. I semi di Dio sono automatici, non devono cioè muoversi secondo i tempi dell’uomo, i collegamenti relazionali, sociali da lui creati, secondo il suo stato di conoscenza e consapevolezza. In questo senso i semi di Dio sono anche autonomi, cioè per crescere e per svilupparsi leggono solo e unicamente i principi inscritti in loro e non dipendono in nessun modo dalle aspettative, dalle convenzioni, dalle convinzioni umane, ma solo dal loro DNA spirituale, scritto direttamente in loro dalla mano di Dio. I semi di Dio quindi non possono essere in nessun modo riscritti e reinterpretati secondo le concezioni o i giudizi dell’uomo.
La seconda caratteristica dei semi di luce e di amore che Dio semina nel cuore dell’uomo è che questi crescono, si sviluppano e portano frutto in modo divinamente graduale.
I semi di Dio crescono e si sviluppano sempre in modo assolutamente costante e graduale e non conoscono forzature, esagerazioni, pressioni, doverizzazioni.
Chiunque desideri, pur sinceramente e in buona fede, far crescere una realtà senza amare e rispettare la gradualità di Dio, anche se si tratta del più grande bene dell’umanità, non si sta adoperando per Dio e per l’amore dell’uomo ma solo e unicamente per il proprio ego e la propria ambizione.
Chiunque si adopera per il bene, anche in nome di Dio, ma usa forzare le situazioni, sforzare a doverizzazioni, obbligare a giuramenti, costringere e accelerare il processo di crescita di quel bene, non lavora più secondo i principi e i metodi di Dio ma secondo quelli del proprio ego e di Satana.
Terza caratteristica dei semi di luce e di amore che Dio semina nel cuore dell’uomo è che, al momento della semina, sono semi piccoli, quasi invisibili. I semi di Dio sono i più potenti semi che si possano seminare, producono frutti d’incalcolabile bellezza e fragranza per il vero bene e benessere dell’umanità in modo così esteso e universale che mente umana non può nemmeno immaginare, ma sono sempre i semi più piccoli e i meno evidenti. Proprio perché sono di Dio, i semi di Dio non hanno bisogno di avere la visibilità, la prepotenza, l’arroganza, la sete di immagine e di successo, la vanagloria e la pubblicità dei semi seminati dall’uomo e dal suo ego vuoto e presuntuoso.

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Pubblicazione "Gloria al Padre"

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