Se crederai a tuo padre invece che al tuo cuore,
sarai l’orgoglio o l’infamia di tuo padre,
ma non sarai nessuno per te stesso, e sarai inutile per il movimento della vita,
il tuo cuore andrà al ritmo dei sensi di colpa e della frustrazione,
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai a tua madre invece che al tuo cuore,
sarai il vanto o la delusione di tua madre,
ma sarai inutile e sterile per te stesso, e toglierai spazio agli altri per tutta la vita,
i tuoi polmoni si atrofizzeranno, respirando controllo e ispezione invece che aria,
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai ai consigli degli altri invece che a quelli del tuo cuore,
non farai mai la tua strada,
ma sempre quella degli altri,
le tue articolazioni piangeranno
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai alle indicazioni degli altri invece che a quelle del tuo cuore,
non sarai mai felice veramente, perderai l’energia della vita,
non scoprirai mai i tuoi più profondi sogni e desideri,
e il tuo pancreas non produrrà facilmente insulina,
l’ormone necessario all’utilizzo del glucosio,
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai di poter esaudire, appagare, soddisfare le attese degli altri,
invece di ascoltare il tuo cuore,
la tua vita non ti apparterrà mai,
vivrai sempre nello stato emotivo dell’ansia e della tensione,
seminando quotidianamente attorno a te tanta intolleranza per gli altri
quanta sfiducia per te stesso,
i tuoi reni si avveleneranno,
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai alle direttive dei tuoi sorveglianti,
ai freni inibitori, ai limiti dei tuoi controllori,
ai giudizi e alle valutazioni sulla tua persona dei tuoi esaminatori,
invece di credere al tuo cuore,
vivrai concentrato a coltivare senza sosta l’ambizione e la vanità,
e farai di tutto per sedere sulle sedie del potere e dell’autorità
per sorvegliare, controllare, esaminare,
le tue ossa si spaccheranno e il tuo scheletro si piegherà,
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai agli insegnamenti delle culture,
se crederai ai tuoi governanti, alle autorità costituite, ai poteri umani,
invece che al tuo cuore,
la tua ingenuità conoscerà la stupidità,
la demenza accompagnerà la tua vecchiaia,
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai ai tuoi insegnanti
invece che al tuo cuore,
la tua curiosità meravigliosa si trasformerà
in ignoranza e inappetenza intellettuale,
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai alle regole delle religioni, delle ideologie, delle morali
invece che al tuo cuore,
il fanatismo sarà la tua strada spirituale,
e renderai inutile ogni tua attività intellettuale,
diventerai aggressivo e oppressivo
e distruggerai ogni equilibrio della natura e del tuo corpo
e sarai sempre senza cibo.
Se darai ascolto alla rabbia, al fastidio, al rancore degli altri
invece che al tuo cuore,
non accetterai mai te stesso e quello che sei,
gli altri ti potranno manipolare con estrema facilità
come un manichino, come un automa caricato a molla,
traboccante di sfida, rivolta, ingratitudine.
Il tuo fegato non scarterà più le tossine morte
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai di raggiungere la felicità aderendo alle illusioni del mondo
invece che credere al tuo cuore,
il possesso si impadronirà di te in tutte le tue dimensioni,
l’avidità ti scorrerà nelle vene fino a uccidere il cuore,
e la pressione arteriosa crescerà e il sangue scambierà tossine,
e sarai sempre senza cibo.
Se crederai, presterai ascolto, starai a sentire, darai retta, darai credito agli uomini,
ti darai da fare per il cibo che non dura
e non per il cibo che dura per sempre,
e sarai sempre senza cibo.
Ti darai da fare per il cibo che non dura
e non farai mai nulla per compiere le opere di Dio.
Se crederai in Colui che Dio ha mandato, e solo in Colui sul quale il Padre,
Dio, ha messo il suo sigillo, Lui ti darà il cibo che dura per sempre.
Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato.