È ora - Giovanni grida...

È ora

Giovanni grida: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!  Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Perché? È il Signore che ha bisogno di sentieri diritti e di burroni riempiti, di monti livellati? È il Signore che ha bisogno di vedere avanti a sé le strade spianate? L’invito di Giovanni all’umanità a preparare la strada al Signore che viene è dunque per garantire al Signore un passo sicuro e sereno? Forse il Signore ha bisogno che l’umanità gli spiani il cammino? È piuttosto improbabile che Dio, il Signore dei multiversi, che viene a visitare il pianeta terra, abbia bisogno che l’uomo gli prepari la strada. Ma allora perché Giovanni grida così forte all’umanità: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri? Perché quando il Signore verrà, le strade diritte, i burroni colmati, i monti e i colli livellati, le vie tortuose, rese diritte e spianate e facilmente praticabili, saranno di fondamentale importanza per l’uomo per poter incontrare agevolmente il Signore. Raddrizzare i sentieri della vita che il Signore aveva donato all’umanità così perfetti e diritti, e che l’umanità ha divelto e devastato, è indispensabile per l’umanità se desidera andare incontro al Signore che viene.Colmare di giustizia e pace i burroni scavati dall’ingiustizia, dalla violenza e dalla sopraffazione, è indispensabile per l’umanità se desidera andare incontro al Signore che viene. Abbassare le gigantesche montagne elevate dall’avidità e dalla sete di possesso dell’uomo, degradare e abbassare le colline della vendetta, del rancore, della rabbia, dell’ira, è indispensabile per l’umanità se desidera andare incontro al Signore che viene. Rendere diritte e semplici le vie rese tortuose dall’ignoranza e spianare le strade rese tortuose dalla non conoscenza, è indispensabile per l’umanità se desidera andare incontro al Signore che viene. Ecco cosa invita a fare il profeta Giovanni, invita l’umanità a preparare la strada che la porterà fino ai piedi del Signore della vita, per prostrarsi umilmente a chiedere perdono di tanto odio, dolore e sofferenza seminati, e per tanta ignoranza e stupidità profuse lungo la storia con tanta arroganza. Giovanni invita l’umanità a preparare la strada, a prepararsi la strada che, passo dopo passo, piangendo di gioia, dovrà percorrere per potersi gettare nell’abbraccio del Signore che viene. Mantenere i sentieri della vita pieni di curve violente e pericolose, mantenere i burroni dell’ingiustizia abissalmente aperti, mantenere i monti dell’avidità e del possesso giganteschi, mantenere elevati i colli dell’ira e della vendetta innalzati, le vie dell’evoluzione e della pace tortuose d’ignoranza e arroganza, non impedirà al Signore di venire a noi, ma impedirà a noi di andare a lui.

Vangelo di Luca 3,1-6

1 Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, 2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
3
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4 com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: “Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! 5 Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. 6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”