Un giorno il Signore ci concederà di vedere la vita esattamente come la vede lui. Ci concederà di vedere la natura, il creato, i cieli e la terra come li vede lui. Ci concederà di vedere la vita, la nostra vita, la nostra mente, il nostro cuore, le nostre scelte e azioni come le vede lui. Sarà un giorno terribile e glorioso. Terribile, perché in quel giorno vedremo noi stessi, le nostre azioni, intenzioni, aspirazioni, illusioni esattamente come lui le vede ora in noi. Vedremo la nostra ignoranza, l’arroganza, l’ambizione, il potere, la ricchezza, gli attaccamenti come lui li vede. Giorno terribile, perché vedremo, senza errori e giustificazioni, il grado d’ignoranza, di arrogante superbia, l’inganno, la bugia, il non amore, il conflitto, l’infelicità in cui abbiamo sempre vissuto, e soffriremo, soffriremo, soffriremo. Soffriremo in un modo così atroce e inconsolabile che, se il Santo Paraclito Consolatore e Difensore non ci avvolgesse immediatamente tra le sue braccia di compassione, con dolcissime parole di amore e consolazione, moriremmo all’istante. Giorno glorioso, perché finalmente in quel giorno, quando vedremo la nostra vita come la vede Dio, la verità risplenderà in ogni fibra del nostro cuore e in ogni sinapsi della nostra mente, come un meraviglioso sole sorto dall’alto, per guarire ogni infermità e peccato, ferita e paura, per sempre. Giorno glorioso, perché, se avremo cercato con cuore sincero, ogni giorno della vita, di compiere la volontà di Dio – ed è scritto –, noi saremo splendenti e belli come il sole, nel regno senza fine dell’Amore di Dio Padre (Matteo 13,43).
Le beatitudini e i guai che Gesù ci rivela, così sinteticamente raccolte in questa pagina di Luca, sono già la descrizione esatta e inequivocabile di come Dio vede la nostra vita, prima del giorno terribile e glorioso. A ciascuno di noi tenere in debito conto o meno le sue parole.