Di chi? - Di chi saremo...

Di chi?

Di chi saremo schiavi oggi? Perché, non c’è alcun dubbio, di qualcuno saremo schiavi.
Saremo schiavi delle nostre ambizioni o delle nostre manie? Saremo schiavi delle nostre convenzioni e delle abitudini degli altri? Saremo schiavi della preoccupazione di quello che dirà la gente o sottomessi agli obblighi della moda? Saremo schiavi dell’anticonformismo o dell’opinione comune? Saremo schiavi della paura, del terrore di non essere all’altezza delle aspettative altrui, o schiavi del nostro onnisciente giudicare?
Come si possono spezzare le catene della schiavitù? Con la libertà? No. Non funziona. Se non si capisce come funziona, essere liberi è solo una parola, un’inutile e fuorviante espressione vocale che non aiuta a liberarsi dalla schiavitù. E allora? C’è un solo modo per non essere schiavo ed è essere servo, servo per amore del più Grande.
Anche oggi saremo schiavi o servi, schiavi dei desideri di qualcuno fuori di noi o servi dei desideri di Dio. O schiavi esasperati di qualcosa che non ci appartiene e non ci rappresenta, non ci scalda il cuore, non ci illumina, non ci apre alla meraviglia, o servi, servi dell’amore, della pace, della bellezza in nome di Dio. O schiavi sottomessi alle aspettative personali e altrui, o umili servi dei desideri di Dio.
Per conoscere i desideri del mondo non ci vuole molto, vengono a noi come tempesta, attraverso l’enorme porta della bugia e della persuasione. Per conoscere i desideri di Dio, la porta è più stretta, perché conduce a una via dove si camminano solo i passi della libertà e della consapevolezza. È la via stretta ma meravigliosa del vangelo, dove nella voce di Gesù arriva all’umanità il canto dei desideri di Dio.
Oggi saremo schiavi dei desideri altrui o servi dei desideri di Dio?
Maria, la serva del Signore, è potentissima compagna di viaggio e di scelta.

Vangelo di Luca 1,26-38

26 Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
 29 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30 L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35 Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36 Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37 nulla è impossibile a Dio».
38
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.