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Da cosa dipende

Da cosa dipende tutta la vita dell’uomo? Dipende esattamente da ciò in cui crede e dal suo quotidiano dialogo interiore, da ciò che si dice dentro, da come si parla dentro ogni istante. E in cosa può credere un uomo? In quante realtà può credere un uomo? Fondamentalmente in due. Due e solo due sono i possibili credo dell’uomo e non sono credere in Dio oppure non credere in Dio. Un uomo può avere solo due credo a cui dedicare tutto se stesso per tutta la vita, e uno si oppone all’altro. Possesso o amore, da cui dipendono immediatamente la scelta dell’avidità o della condivisione. Questi i due credo possibili all’uomo. Possesso-avidità per sua natura è la radice della distruzione di ogni cosa. Amore-condivisione è la radice del benessere e dell’armonia della vita. L’avidità si serve del dominio-tirannia, la condivisione dell’umiltà-servizio. L’avidità si alimenta di gratificazione momentanea, la condivisione si alimenta di felicità, di gioia, di vero benessere per tutti e durevole. L’avidità è precetto-procedura di Satana e garantisce l’estinzione dell’uomo, la condivisione è precetto-procedura di Dio e garantisce la felice evoluzione della vita dell’uomo. Questi i due possibili credo dell’uomo nelle relazioni, nella cultura, nella politica, nell’economia, nelle religioni, nel lavoro. Non c’è altro.

Vangelo di Matteo 5,17-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «17 Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
18
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
19
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».