Parola che non parla - Gesù non insegna...

Parola che non parla

Gesù non insegna con una Parola che parla, ma con una Parola che salva, che guarisce, che ricrea, che scaccia il male e ammutolisce i demoni e soprattutto rivela i piani di Dio Padre per l’umanità. La sua è una Parola che stupisce gli uomini e infastidisce i demoni. Per voce dell’indemoniato, Satana rivela che cosa è venuto a fare Gesù sulla terra, rivela il suo compito divino e cosmico. Dice il testo: Sei venuto a rovinarci?, e usa il verbo apolyo che significa “distruggo con lo scioglimento, con la liberazione”. Quella di Gesù non è una Parola che parla, ma che rigenera completamente, ristabilisce nell’armonia, nella salute e nella pace e, per fare questo, è una Parola così potente da determinare la rovina del male, la distruzione del male, lo scioglimento definitivo del male.
È sempre per voce dell’indemoniato che il popolo assiste a una sorprendente e inattesa professione di fede: Io so chi tu sei: il santo di Dio! È la prima professione di fede nel vangelo, ed è in bocca a un demonio. Come se il demonio dicesse: io lo so, gli altri non lo sanno. Il verbo qui usato è òida, il verbo del sapere, del conoscere una realtà dal di dentro, dal suo interno, del conoscerla per visione diretta: òida origina infatti da orào, “vedo”. Quando Gesù grida: Taci! Esci da lui!, il vangelo usa due verbi particolari: fymòo, “metto la museruola, faccio tacere” – quindi qui traducibile con mettiti la museruola – ed exèrchomai, “me ne vado fuori”, formato dalla preposizione èx, “via, fuori”, unita al verbo èrchomai, “vado, penetro, mi muovo alla volta di”. Non si tratta solo di uscire e andarsene, è anche uscire di carica, perdere il potere, non avere più autorità. Questi due verbi sottolineano che il suono della Parola ha il potere di mettere la museruola alle parole vuote, velenose, ingannevoli di Satana e insieme ha il potere di cacciare via Satana dal cuore e dalla mente dell’uomo, di cacciarlo via, completamente esautorato, completamente vinto e svuotato del suo potere. La Parola di Gesù non parla, agisce, rivela, sana, illumina ed esegue immediatamente, completamente e perfettamente.
Nessuno mai potrà mettere la museruola, né mai potrà togliere autorità, grazia e potenza a una Parola così, perché è la Parola che non parla ma tutto dice, rivela, crea e conduce all’amore e alla bellezza.

Vangelo di Marco 1,21b-28

In quel tempo, 21 Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, a Cafàrnao, insegnava. 22 Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
23 Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, 24 dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!» 25 E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!» 26 E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
27 Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!»
28 La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.