Mercoledì 3 Gennaio 2018

Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Parola del giorno
Prima lettera di Giovanni 2,29 - 3,6; Salmo 97,1.3cd-6; Vangelo di Giovanni 1,29-34

Vangelo di Giovanni 1,29-34

In quel tempo, Giovanni, 29 vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30 Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. 31 Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
32 Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33 Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. 34 E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Un gran movimento

L’angelo Gabriele riceve l’ordine dal Padre celeste di attraversare le dimensioni del cielo per recarsi sulla terra a un sacerdote di nome Zaccaria e annunciargli che diventerà padre di un bambino speciale. Il bambino Giovanni sarà pieno di Spirito Santo e ricondurrà i ribelli alla sapienza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto alla venuta del Messia Gesù. L’angelo Gabriele riceve anche l’ordine di portarsi dalla giovanissima Maria di Nazaret, per annunciarle che lei sarà la madre del Messia, la madre del Figlio di Dio. Per segnalare la nascita sulla terra del Re Salvatore, Dio Padre organizza i cicli cosmici, il viaggio delle galassie, l’orbita delle stelle, e non solo. Il Re Messia realizza in sé centinaia di profezie bibliche e mette in asse e fa convergere in lui, come un solo punto, migliaia di generazioni umane, eventi quotidiani ed eventi di portata mondiale, guerre, imperi, relazioni umane, progetti, tradimenti, amori terreni, fedeltà divina, peccati, conversioni, rivolte umane, semi di luminosa provvidenza divina senza numero. A Giovanni l’Immergitore, uomo del deserto, che non abita i palazzi e non veste possesso né lusso, il più grande uomo nato da donna, sulla terra, Dio Padre offre l’incarico di presentare al mondo il Re Messia, il Salvatore.
È Giovanni Immergitore stesso che rivela esattamente come e cosa gli è stato detto da Dio: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo. Anche per il nemico, il principe di questo mondo, Satana, sono stati tempi di grandi movimenti per predisporre i suoi alla nascita del Re Messia. Per secoli inganna la mente dei sacerdoti del tempio e i teologi d’Israele, al punto che nella loro arroganza non riescono in nessun modo a predisporre il popolo a tale evento e, al momento opportuno, non sono loro stessi pronti a riconoscere minimamente i segni dei tempi, né le profezie dei testi sacri che si realizzano sotto i loro occhi, né tanto meno il movimento degli astri in cielo. Al momento opportuno il Maligno riesce a convincere Erode che quel bambino, che i Magi sono venuti ad adorare, è un grande pericolo per il suo impero, e lo spinge a fare un massacro di centinaia di bambini per eliminarlo. Poi persuade anche Erodiade a odiare così profondamente Giovanni Immergitore che, per suo ordine, Giovanni viene ignobilmente decapitato per il gioco di una serata danzante tra regnanti annoiati.
Non c’è dubbio, prima e dopo c’è stato un gran movimento per questo bambino, il Re Messia. Ma perché? A cosa è dovuto tutto questo movimento? Il Re Messia nel suo nome porta la risposta. Si chiama infatti Yeshua, che significa Colui che è salvezza, Colui che salva. Tutto il grande, incalcolabile movimento celeste è motivato dal fatto che il Re Figlio deve salvare l’uomo. Ma da cosa, da chi? Gesù viene a salvarci dalla morte, dal male, dal Maligno, dalla schiavitù, dall’inferno, e questo è assolutamente vero, ma tutto questo ha preso una strada troppo spirituale e mistica, a tal punto che ne è stato perso il senso reale. Ci sono state ripetute così tante volte queste parole e cioè che Gesù ci salva dalla morte, dal male, dal Maligno, dalla schiavitù, dall’inferno che oramai esse hanno perso il loro senso e, ingannati e assuefatti alla stupidità come siamo, non hanno più la forza di rilasciare in noi la luce della consapevolezza. Da cosa viene a salvarci di così importante Gesù, da muovere luce e tenebra così potentemente e così a lungo? Gesù viene a salvarci, è vero, verissimo, ma da cosa? Gesù, con la sua visita alla terra di duemila anni fa, con le sue procedure che ci ha lasciato nei vangeli, con la potenza del Santo Paraclito che ha donato alla sua chiesa per essere luce e sale della terra, da cosa è venuto a salvarci? Dall’estinzione. Sì, dall’estinzione globale della vita e dell’uomo. Abbiamo ignorato prima la parola della natura e poi abbiamo ignorato la Parola di Dio, e questo ci sta conducendo alle soglie dell’abisso dell’estinzione. I potenti della terra hanno ignorato la parola della natura e quella di Dio per garantire il loro interesse, i popoli invece lo hanno fatto per lo più per ignoranza, ma il risultato non cambia. Il cuore pensante dell’uomo, il logos dell’umanità è diventato così ignorante, stupido, avido, rapace e corrotto che sta mettendo in pericolo la vita dell’uomo e la vita stessa sulla terra.
Dio Padre non ha progettato la nascita del suo Re Messia sulla terra, con tanta precisione e potenza, per creare in Gesù una nuova religione, una nuova linea gerarchica di potere, una nuova istituzione confessionale, o solo per salvare l’anima dei suoi figli, ma per inseminare, anzi, come dice il vangelo, per immergere, immergere l’umanità in un nuovo cuore pensante, un nuovo logos, lo stesso Logos amante di Dio. La nascita del Re Messia doveva offrire a tutta l’umanità la splendida possibilità di evolversi stupendamente nel luminoso progetto di Dio, e Gesù, in nome di questo progetto, si è offerto completamente nelle nostre mani e ha accettato da noi perfino il rifiuto, la tortura e l’uccisone.
Non accettare Gesù è scegliere di estinguersi perché l’alternativa a Gesù e alle sue procedure è cadere in mano al Nemico e ai suoi lupi rapaci. Credere in Gesù e cercare di realizzare le procedure del vangelo non è iscriversi a una confessione religiosa per andare in paradiso, ma è l’unico modo, l’unico modo in assoluto, che ha l’umanità per salvarsi dall’estinzione. Non c’è altro nome, se non quello di Yeshua, il Re Messia, in cui c’è salvezza e non solo quella dell’anima. Nessuno meglio del Nemico lo sa, per questo non si fermerà un solo istante nel tentativo di ingannare quanti più cuori e menti possibili per allontanarli, in ogni modo, dalla conoscenza del Re Messia Gesù.

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