Immanuel
Immanuel significa con noi Dio e non è solo il nome di Gesù, ma esprime anche la sua divina, intima essenza, esprime il cuore del dialogo interiore di Dio che è l’unità, l’unità radiosa del suo amore. Dio è unità totale, assoluta, perfetta ed è in nome della forza di questa energia che tutto ciò che esiste nella vita è collegato, unito, connesso, armonico, meraviglioso. Tutto quello che vive unito e connesso all’unità di Dio è forte, armonioso e, soprattutto, gioioso e felice. Solo nell’energia dell’unità di Dio si possono provare e sperimentare la gioia e la felicità. Immanuel non è venuto a visitare questo pianeta, non si è incarnato solo per assicurare che lui è sempre con l’uomo, è sempre con tutta l’umanità, ma per risvegliare nell’uomo la consapevolezza che i figli di Dio sono sempre uniti, connessi, collegati a lui e al suo amore. Immanuel è l’Unità divina dell’Amore che si fa carne nel tempo e nello spazio per ispirare l’umanità a lasciarsi liberare e salvare dal peccato che può distruggere l’uomo da dentro, il peccato che può spezzare la connessione energetica con Dio, con se stessi, con la vita, con gli altri: il peccato della separazione. La separazione da Dio, che accade quando l’uomo pensa male di lui, quando la mente umana, nel proprio dialogo interiore, giudica Dio, ritenendolo causa dei mali, delle sofferenze, delle angosce, dei dolori propri e dell’umanità intera. La separazione, che la mente umana compie ogni qualvolta ritiene Dio colpevole dei guai, della miseria, della schiavitù dell’umanità. La separazione da Dio che germina nella mente quando, davanti al male e alla malvagità del mondo, nel proprio dialogo interiore dice a se stessa: dov’è Dio? Dio non fa nulla?
Il ragionamento della mente che pensa male di Dio è semplice: se Dio non fa nulla contro il male e la sofferenza dell’umanità, o non esiste proprio o, se esiste, non è così onnipotente da poter fare quello che vuole, o non è così buono da fare quello che serve. Con questi ragionamenti, o altri simili, la mente pensa male di Dio e in questo modo lo giudica colpevole e lo mette in prigione. In questo modo l’umanità mette in prigione l’Innocente, convinta che sia il colpevole e, nel frattempo, non usa l’intelligenza e la sapienza per chiedersi profondamente: da che cosa originano realmente il male e la malvagità del mondo, da Dio o dall’uomo? Ed è in questo modo che la mente umana mette in prigione Dio, l’Innocente, e lascia a piede libero Satana, che istiga l’umanità al male e alla malvagità.
Immanuel è venuto sulla terra per ispirarci a non pensare mai male di Dio, e a vivere, qualsiasi cosa di comprensibile o incomprensibile accada nella vita, sempre, sempre, sempre con il cuore, la mente e lo spirito collegati e uniti a lui e al suo amore. Immanuel, con noi Dio, ha portato questo messaggio, ha rivelato all’umanità questa stupefacente verità: separarci da Dio ci costringe a separarci da noi stessi e dalla vita, ed è il modo certo per perdere l’unità e la forza interiore, la gioia e la felicità della vita.