Venerdì 11 Agosto 2017

Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Parola del giorno
Deuteronòmio 4,32-40; Salmo 76,12-16.21; Vangelo di Matteo 16,24-28

Vangelo di Matteo 16,24-28

In quel tempo, 24 Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25 Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 26 Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
27 Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
28 In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell’uomo con il suo regno».

Rinnegare, prendere, seguire

Tre parole chiave per tornare in asse e in armonia con se stessi, con Dio, con gli altri, con il creato.
Rinneghi se stesso. È indispensabile rinnegare, allontanare da se stessi come la cosa più velenosa il proprio ego, quell’io-sostituto a cui abbiamo dato vita virtuale, sotto la pressione e la provocazione dell’addestramento umano, che vive e respira della nostra vanità e ambizione.
Prenda la sua croce. La pressione, i ricatti, le schiavitù, le falsità dell’addestramento hanno combinato gravi danni, disarmonie, disassazioni alla nostra persona fisica, psichica, spirituale. Hanno procurato ferite, generato sfide e rivolte, deviazioni e malformazioni interiori. È indispensabile prendere su di sé, accettare serenamente e con la dolce forza del perdono e della comprensione, questa che è la croce di cui parla Gesù, senza rassegnazione, senza rancori e conflitti, senza vendetta, perché nell’amore questa croce si trasformi in albero di vita, genialità, creatività, ricchezza, doni e possibilità.
Mi segua. L’invito è chiaro: non seguire nessun’altra voce, parola, riferimento, paternità, autorità, luce, cultura se non quella del Maestro Gesù, il Signore. Se Lui è il Signore di tutte le cose, chi altri avrebbe senso ascoltare e seguire?
Sintetiche, chiare, efficaci le ispirazioni e le procedure del vangelo.

Pubblicazione "Gloria al Padre"

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