Unità, separazione - Quando...

Unità, separazione

Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria, per la prima volta nella storia dell’umanità tutte le genti della terra saranno riunite davanti a lui. E proprio nel giorno in cui per una volta le genti saranno tutte riunite, Gesù si metterà a separare. Perché? Gesù non può separare ciò che non è già separato. Letteralmente è scritto: e saranno riunite [greco: sunàgo] davanti a lui tutte le nazioni, e separerà [greco: aforìzo] essi gli uni dagli altri.
Cosa significa aforìzo? Formato dal prefisso af/ap/apò, “via, da”, che indica separazione, unito al verbo orìzo, “limito” – radice or di òros, “limite, confine”, unita al suffisso verbale causativo ìzo –, aforìzo significa: “pongo un confine, un limite; delimito, definisco; separo, conduco a termine, chiudo”. L’uomo può scegliere liberamente di rispettare o no il confine tra vitale e mortale che Dio ha tracciato nella creazione, tra ciò che avvantaggia la vita e ciò che avvantaggia la morte. Un confine invisibile, ma già stabilito e potentemente inscritto nel cuore e nello spirito dell’uomo, un confine che traccia il segno preciso e irremovibile tra ciò che conduce alla vita e ciò che conduce alla morte. In Siracide 15,14-17 questa verità è rivelata molto chiaramente: Egli (Dio) da principio creò l’uomo
 e lo lasciò in balìa del suo proprio volere.
 Se vuoi, osserverai i comandamenti;
l’essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere. Egli ti ha posto davanti il fuoco e l’acqua;
là dove vuoi stenderai la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte;
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Ecco cosa dice la Parola suprema: a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Verrà data vita se sarà piaciuta vita, verrà data morte se sarà piaciuta morte. 
In realtà quando Gesù verrà, nel giorno della sua gloria, nel giorno in cui davanti a lui saranno radunate tutte le nazioni non si metterà a separare ma a evidenziare quello che ciascuno degli uomini ha scelto, anzi, il testo è molto preciso, quello che a ciascuno è piaciuto. Gesù verrà a sugellare una separazione già realizzata, concretizzata, scelta, voluta nel cuore, nei pensieri, nelle azioni di ciascuno degli uomini della terra.
Il testo evangelico sintetizza brevemente quali sono gli atteggiamenti e le scelte vitali e quali sono gli atteggiamenti e le scelte mortali possibili all’uomo. Non corrispondere ai bisogni fisiologici dell’uomo è mortale. Non dare da mangiare a chi ha fame, non dare da bere a chi ha sete, non vestire chi è pieno di freddo e miseria è mortale. Non sostenere l’uomo quando è solo, debole, ammalato, nell’indigenza, nel bisogno, non al sicuro, segregato è mortale. Soccorrere l’uomo nei suoi bisogni fisiologici e nelle sue necessità primarie, soprattutto quando è debole, ammalato, solo, misero, isolato, è vitale.
A coloro che hanno scelto di non dare da mangiare, da bere, vestiti, soccorso, aiuto, sostegno a chi ne aveva impellente bisogno, Gesù dirà: via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, e agli altri cosa dirà? Agli altri chi? A coloro che intenzionalmente, deliberatamente, in modo calcolato e programmato di proposito, attraverso l’organizzazione del loro dominio, del loro potere, delle loro leggi, dei loro sistemi economici, dei loro eserciti hanno costretto costantemente l’umanità alla fame, alla sete, alla nudità, alla miseria, alla segregazione, al terrore, al razzismo, all’ignoranza, alla schiavitù, Gesù, cosa dirà? A costoro, Gesù cosa dirà? Cosa dirà a quelli che hanno anche solo potuto pensare di poter vivere nell’opulenza più sfrenata, lasciando gli altri uomini a sbranarsi per qualche briciola, e tutto questo senza separarsi per l’eternità dalla vita di Dio? A costoro Gesù non dirà niente, niente di niente, nemmeno una parola, per sempre.

Vangelo di Matteo 25,31-46

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 31 «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. 32 Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33 e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
34
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35 perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
37
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”
40
E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
41
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42 perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43 ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
44
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”
45
Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. 46 E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».