Unire - Verbo...

Unire

Verbo, letteralmente, Parola, in greco Logos.
Il Logos trova la sua corrispondenza nell’ebraico Davàr. Per il mondo semitico la Parola è carica di forza vitale, è dinamica, è movimento. La Parola è realtà capace di dare vita. Nella Parola divina, nel Logos divino, la parola e la realtà coincidono. Il Davàr è la verità. Logos origina dalla radice leg- che ha il significato di “raccogliere, riunire, dare un ordine, rendere manifesto, unire”.
Logos è raccogliere per unificare: questo è il primo e il più importante scopo del parlare, del comunicare.
Imparare a dialogare interiormente, imparare a parlarsi dentro in modo più ordinato e armonioso è la vera origine di ogni mutamento interiore ed esistenziale, di ogni più elevata e benefica unità interiore.
Con quanta cura e amore, con quanta santa ispirazione Giovanni evangelista, il Giovannino adolescente, che ha visto Gesù grondare sangue in croce e poi lo ha visto quasi irriconoscibile nei panni trasfigurati della risurrezione, ha deciso di scegliere il termine logos per parlarci di Gesù? Logos è il nome che Giovanni usa per annunciarci Gesù il Messia, il Salvatore universale, il Ricapitolatore, l’alfa e l’omega, l’uno e il tutto, il Logos del Padre, il Logos che è Dio ed è nel grembo di Dio, presso Dio, il Signore di ogni vita per mezzo del quale tutto esiste. Ma perché proprio Logos? Perché la radice di questo termine esprime, in modo meraviglioso e indeformabile nei secoli, il vero compito e la vera missione di Gesù: raccogliere per unire. Gesù è venuto per vincere le separazioni, le divisioni, i conflitti, illuminare di conoscenza, mostrare le procedure; ma tutto questo ha un solo scopo, unire, riunire, rappacificare, riportare l’uomo all’unità con Dio.
Giovanni evangelista, dopo la sua lunga esperienza al fianco di Gesù, ha regalato al mondo un modo nuovo di conoscere, invocare e cantare Gesù, il Logos, il dialogo divino, la Parola creativa che unisce, il cuore di Dio che parla a noi per unirci a Lui.

Vangelo di Giovanni 1,1-18

1 In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2
Egli era, in principio, presso Dio:
3
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
4
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
6
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
7
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
9
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
11
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
12
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
15
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
16
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
17
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.